SOKOLOVIĆ Svadba F. Valiquette, L. Devos, J. Davis, P. Sikirdji, A. Ludwig, M. Lebel regia Ted Huffman e Zack Winokur scene e costumi Samal Black luci Marcus Doshi direzione musicale Dáirine Ní Mheadhra
Aix-en Provence, Théâtre de l'Archevêché, 3 luglio 2015
BRITTEN A Midsummer Night’s Dream S.
Piau, L. Zazzo, M. Yerolemou, S. Conner, A. McHardy, R. Charlesworth,
J. Chest, E. DeShong, L. Claire, B. Sherratt, H. Waddington, M.
Slattery, C. Gillett, S. Butteriss, B. Bannatyne-Scott, B. Hill, L.
Pinto, A. Sinclair-Knopp, J. de Rijk; Orchestra dell’Opéra National de
Lyon, Trinity Boys Chorus, direttore Kazushi Ono regia Robert Carsen scene e costumi Michael Levine
Théâtre du jeu de paume, 4 luglio 2015
È
stata la vera sorpresa del Festival, una prima europea in forma
scenica, coprodotta con i teatri di Angers, Nantes, Lussemburgo, Lubiana
e con il Festival invernale di Sarajevo. In circa un’ora vediamo ed
ascoltiamo la sera e la notte prima della cerimonia di nozze nell’ottica
di «lei» (la futura sposa) in compagnia con le sue cinque migliori
amiche allo scopo di «seppellire la propria vita di ragazza nubile».
Quando giunge il giorno, la protagonista indossa l’abito da sposa e le
sue cinque amiche quello delle ancelle che la accompagneranno
all’altare. È un’opera scritta a cappella, senza orchestra per sei voci
femminili, tre soprani e tre mezzosoprani; c’è qualche leggerissimo
accompagnamento strumentale. Vengono fusi vari generi: dalla canzonette
giovanili alle filastrocche, dal ballabile al folk, dal melologo al
parlato sino ad esplodere in un lungo ed ampio arioso finale, di
impianto novecentesco della protagonista, in cui si manifestano tutti i
suoi auspici e tutte le sue preoccupazioni mentre le sue compagne,
lasciati i jeans e le gonne corte, arrivano vestite da compunte
damigelle. Il secondo spettacolo, il britteniano Sogno, era
presentato nel notissimo spettacolo di Robert Carsen, risalente al 1991 e
che ha fatto il giro del mondo (si è visto anche alla Scala ed a
Ferrara), ma che ad ogni ripresa cresce in fascino e magia. In questa
ripresa di lusso concertava con grande perizia Kazushi Ono; una
direzione che pone l’accento sulle sfumature e sui passaggi psicologici
da una situazione ad un’altra. Magnifici Sandrine Piau e Lawrence
Zazzo (Tatiana ed Oberon, coppia adulta alla ricerca di nuove emozioni).
Molto brave le due coppie giovani piene di eros vitale e scoppiettante,
formate da Rupert Charlesworth, Elisabeth DeShong, John Chest e Layla
Claire. Ottimo anche l’atletico Puk di Mylton Yeroloumou. Di livello il
gruppo di «villlici» guidato da Brindley Sherratt. Squisito il Trinity
Boys College che dà voce alle fate al servizio di Tatiana.
Giuseppe Pennisi
[Altre recensioni da Aix, a firma di Paolo di Felice, sul numero di settembre di MUSICA]
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