Torna il grande balletto alle Terme di Caracalla
30 - 06 - 2014Giuseppe Pennisi
Le serate romane sono allietate dal ritorno del grande balletto
nel magnifico palcoscenico naturale delle Terme di Caracalla. Dei tre
appuntamenti uno ha già avuto luogo: il Tokyo Ballet, depositario unico delle
coreografie di Maurice
Béjart, a conclusione di una tournée europea ha riempito la
vasta platea (4500 posti) è stata affollatissima in ambedue le rappresentazioni
del 27 e del 28 giugno con un trittico béjartiano, con la musica su supporto
magnetico.
Le serate alle Terme di Caracalla sono state indubbiamente più
suggestive di quella altrove poiché hanno avuto come unica scena le rovine
illuminate da giochi di luce (in linea sia con la partitura sia con la
coreografia). Le foto di
Luciano Romano mostrano l’eleganza e la raffinatezza dello
spettacolo.
Il secondo appuntamento è “Il
Lago dei Cigni”, uno dei capolavori compositivi di Petr Ilic Ciajkovskij,
ed uno dei balletti più rappresentati al Teatro dell’Opera di Roma. Ne parlammo
a gennaio in occasione di una serie di repliche nel periodo tra Natale ed
inizio/fine anno. Composto tra il 1875 e il 1876 debuttò a Mosca nel 1877 senza
ottenere il successo sperato, che gli arrise invece, grazie anche alla nuova
coreografia di Marius
Petipa, nel 1892 a San Pietroburgo, dopo gli esiti trionfali
dei due balletti successivi, “La
Bella Addormentata nel Bosco” e “Lo
Schiaccianoci”.
Al Teatro dell’Opera arrivò nel 1937, nella versione di Boris Romanov
che vi impiegò Attilia
Radice e Anatolij
Obuchov. Le Terme di Caracalla ospitarono il balletto per la
prima volta nel 1980 con Diana
Ferrara e Paolo
Bortoluzzi come protagonisti della versione di Jurij Grigorovic,
versione già offerta al pubblico romano dal Corpo di Ballo del Teatro Bolscioi
nel 1970. La stessa ambientazione estiva accolse Rudolf Nureyev
nei panni del principe Siegfried nel 1984.
Complessivamente circa 100 rappresentazioni tra la principale sede
invernale (il Teatro Costanzi) e quella estiva (le Terme di Caracalla). Forse
solo il Bolscioi di Mosca e il Marrinskij di San Pietroburgo ne hanno avuto un
numero maggiore. Torna a grande richiesta nell’edizione proposta lo scorso
inverno , con la coreografia e le scene di Maurice Bart, basata solo in
parte sul lavoro Marius
Petipa e Lev
Ivanov. In effetti, un nuovo allestimento che sostituisce
quello con le scene ed i costumi di Aldo
Buti, si è replica quasi ogni anno dal 2003 al 2011. Di norma
si pensa che “Il Lago
dei Cigni” è uno spettacolo per bambini. Invece, pur basato su
un’antica fiaba russa, la partitura Petr Ilic Ciajkovskij è ambigua, sensuale e
morboso.
Il balletto composto quando l’autore, consapevole della propria
omosessualità (e di quella di suo fratello), per celarla si sposò. Un
matrimonio breve che terminò con il ricovero in manicomio della moglie e
innescò la serie di eventi che portarono al suo suicidio (più o meno
volontario) nel 1893, proprio mentre “Il
Lago dei Cigni” stava gustando il successo meritato.
Sarà in scena dal 3 al 15 luglio con il corpo di ballo e
l’orchestra del Teatro dell’Opera, concertata da Nik Kabaretti.
Nel ruoli di Odette/Odile si alterneranno Iana Salenko, Alessandra Amato
e Ludmilla
Pagliero, in quello del Principe Siegfried Giuseppe Picone
e Paulo Arrais.
Vi anticipiamo le foto di Francesco
Squeglia.
A conclusione della stagione fa tappa alle Terme di Caracalla
Roberto Bolle and Friends. La foto di Corrado
Maria Falsini da un’idea del complesso.
© Luciano Romano
© Luciano Romano
© C.M. Falsini
© Francesco Squeglia
© Francesco Squeglia
© Luciano Romano
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