Norma, due donne contro la guerra
di Giuseppe
Pennisi
Sembra una
produzione per il centenario della Grande Guerra. L'allestimento di Jossi
Wieler e Sergio Morabito di Norma di Bellini, in scena a Palermo fino al 25
giugno, ha solo una decina di anni e arriva da Stoccarda. È stato visto in
molti paesi perché ha avuto l'Oscar della critica tedesca e ha ispirato la
messa in scena di Moshe Leiser e Patrice Caurier, a sua volta Oscar
internazionale della lirica nel 2013.
Al debutto in Italia, situa la vicenda non nella Gallia conquistata dai
romani ma all'interno di una chiesa diventata covo di partigiani francesi
durante la Seconda guerra mondiale. Norma e Adalgisa tentano di arrestare gli
odi e la carneficina ma falliscono. La protagonista e il suo amante tedesco
vengono uccisi dal resto del commando, mentre il conflitto continua. Parte del
pubblico della prima non ha gradito l'attualizzazione della vicenda e ha
contestato la regia tra la prima e la seconda parte. Al termine dell'opera,
però, sono scrosciati applausi nei confronti, principalmente, della parte
musicale. Csilla Boross, al debutto nel ruolo della protagonista, e Annalisa
Stroppa (Adalgisa) sono due grandi interpreti sia vocalmente sia scenicamente.
La Boross arriva al belcanto dopo anni di Puccini, Verdi e Wagner; la sua è una
Norma altamente drammatica pur con la richiesta agilità vocale. Accanto alle
«due donne contro», quasi scompaiono i protagonisti maschili (Aquiles Machado e
Marco Spotti). La bacchetta di Will Humburg ha un piglio più wagneriano che
belliniano. Di livello il coro, ossia un altro protagonista dell'opera, diretto
da Pietro Monti. (riproduzione riservata)
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