Musica nuova
e antica per il Natale
Pubblicazione: lunedì 23 dicembre 2013
Coro Accademia Filarmonica Romana con Pablo Colino
NEWS ROMA
In occasione del Natale chiese e teatri straripano di
musica (spesso antica) composta per l’occasione. Su questa testata, quindi, ci
pare pleonastico trattare di concerti di cui molti hanno parlato. Vogliamo, invece,
dare notizia di alcuni eventi importanti che hanno ricevuto meno attenzione di
quella che avrebbero meritato: la seconda edizione del concorso Francesco
Siciliani, il conferimento della borsa di studio Hans Werner Henze e il
concerto natalizio della Filarmonica Romana.
Per il concorso ‘Siciliani’ occorre chiedersi se
si è trattato di una mera coincidenza temporale o un disegno più alto. Il 13 e
il 14 dicembre si è svolto, all’Università Urbaniana, sulle pendici del
Gianicolo, un convegno internazionale su 'Cristianesimo e libertà religiosa'.
Il 16 dicembre nella sede del Pontificio consiglio per la Cultura, ai piedi del
colle, il cardinale Gianfranco Ravasi ha presentato, con il Presidente della
Fondazione Perugia Musica Classica Sagra Musicale Umbra, Anna Calabro, e il suo
direttore artistico, Alberto Batisti, la seconda edizione del Concorso
internazionale di composizione per un’opera di musica sacra intitolato a
Francesco Siciliani. Nella circostanza, sono state fornite anticipazioni sul
tema della prossima Sagra (6-14 settembre). Il nesso è forte perché il tema su
cui compositori si cimenteranno è il Pater Noster e l’argomento della
Sagra è 'la libertà». Anche se, ha ricordato Ravasi, «il Pater Noster è
stato messo in musica molto più raramente dell’Ave Maria, quando lo si è
fatto è stato spesso concepito come un inno alla libertà che dall’Alto giunge
all’umanità». Lo è – aggiungiamo noi – non solo nella tradizione della Chiesa
cristiana orientale ma anche nelle interpretazioni musicali moderne, come le
due versioni, a distanza di anni l’una dall’altra, di Igor Stravinskij, la
breve intensa composizione di Arvo Pärt, il poco noto e raramente eseguito
lavoro di Giuseppe Verdi su testo di Dante Alighieri.
C’è domanda di musica sacra contemporanea: alla prima
edizione del premio, ad esempio, hanno partecipato oltre 200 compositori.
«Questo Concorso – ha affermato Ravasi – intende perseguire l’incontro tra
musica contemporanea, con la sua nuova grammatica, e il sacro, che ha canoni,
testi e temi propri, dunque promuovere questa sinergia». La Giuria
internazionale, presieduta Krzysztof Penderecki, è formata da Gary Graden,
direttore del Coro della Cattedrale di Stoccolma, Vincenzo De Gregorio, preside
del Pontificio istituto di Musica sacra, Filippo Maria Bressan, direttore
d’orchestra e di coro, lo stesso Alberto Batisti, e vede come segretario
artistico Marcello Filotei, compositore e critico musicale. Il concerto dei tre
finalisti, che prevede l’assegnazione dei premi della giuria, affiancati da quello
del pubblico e della critica, avrà luogo sabato 13 settembre ad Assisi nella
Basilica superiore di San Francesco. Ravasi nel pomeriggio terrà Perugia una
Lectio Magistralis sul tema della Sagra.
Quasi in parallelo, è stata assegnata dal Comitato artistico
e dal Consiglio direttivo della Fondazione Hans Werner Henze, al giovane
compositore Riccardo Panfili la prima borsa di studio dedicata al grande
compositore scomparso nel 2012. La borsa di studio ha una durata di due anni e
prevede un assegno mensile.
“Sarei felice” - scriveva Henze nella primavera del
2007 - “se anche in futuro (cioè dopo la mia morte) la mia musica potesse
continuare ad esercitare lo stesso effetto di oggi e proseguire a comunicare
con un pubblico che si senta a suo agio con le esigenze sociali e culturali del
nostro tempo”. Questo è lo scopo che si è prefisso la Fondazione Hans Werner
Henze ( www.hans-werner-henze-stiftung.de) ovvero il sostegno dell’arte, della
cultura e della musica e quindi il “mantenimento, la tutela e la diffusione”
dell’opera artistica, musicale e letteraria di Hans Werner Henze. Il secondo
compito che il Maestro ha affidato alla neonata Fondazione, è il sostegno
attivo alle nuove leve musicali, soprattutto ai giovani compositori. I mezzi di
cui dispone la Fondazione prevedono la partecipazione a concerti e festival di
musica contemporanea, la sviluppo di propri format musicali, l’adesione e lo
sviluppo di manifestazioni scientifiche dedicate all’opera di Hans Werner Henze
nonché il conferimento di borse di studio a giovani compositori e
compositrici.
Nella primavera del 2011 Panfili ha accettato di
diventare l’assistente di Hans Werner Henze durante la stesura delle sue due
ultime composizioni, An den Wind e Ouverture zu einem
Theater. Il Comitato artistico e il Consiglio direttivo della Fondazione
sono assolutamente convinti che il Maestro sarebbe stato d’accordo con il conferimento
della borsa di studio a Riccardo Panfili, poiché la scelta di premiare Panfili
significa sostenere un artista che predilige uno stile personale estraneo a
qualsiasi scuola o dottrina.Grazie alla borsa di studio, Riccardo Panfili
intende realizzare due progetti: delle Variazioni per orchestra su un tema di
Hans Werner Henze, e una versione moderna e attuale di Antigone per
l’Ensemble El Cimarrón.
Andiamo infine a come l’Accademia Filarmonica Romana
ha festeggiato il 19 dicembre l’avvicinarsi del giorno più speciale : ultimo
appuntamento dell’anno, è il tradizionale e sempre seguitissimo concerto,
giunto alla sua 53esima edizione, del Coro dell’Accademia Filarmonica Romana
diretto con mano salda da oltre cinquant’anni da Monsignor Pablo Colino, Canonico
e Maestro di Cappella emerito della Basilica di San Pietro in Vaticano.
“E’ un concerto ideato pensando al Natale come a un
momento di dolcezza possibile e condivisa da tutti, da noi del Coro e dal
pubblico – spiega Pablo Colino – . Ci sono dei brani liturgici
e altri non. Musica classica e musica ispirata alla tradizione popolare,
cantata in tante lingue (latino, francese, spagnolo e italiano)”. E’ stata
una vera e propria Festa Corale con un ampio programma che alterna brani
popolari natalizi di tutto il mondo (da Angelitos negros del
cubano Antonio Machin ai canti tradizionali italiani e francesi), brani
liturgici e musica più propriamente ‘classica’ che da Bach (con il noto
corale Jesus bleibet meine Freude) arriva fino al Novecento di Nino
Rota con l’esecuzione del suo Canto di Gloria che Rota dedicò
proprio a Colino e al Coro dei Bambini della Filarmonica Romana nel 1968.
Il Coro dell’Accademia Filarmonica Romana è stato
accompagnato al pianoforte da Alessio Pacchiarotti; voci soliste i soprani
Cristina Vinci, Giulia Cignoni, Daniela Tollis e il tenore Thomas Ehiem.Il
Coro, formato da dilettanti con la passione per la musica, partecipa
abitualmente alle stagioni concertistiche dell’Accademia Filarmonica Romana e
si esibisce in altre manifestazioni, rassegne, concorsi e incontri musicali in
Italia e all’estero. Il suo repertorio comprende brani di Canto Gregoriano,
capolavori della polifonia rinascimentale e del periodo classico e romantico,
nonché composizioni di Debussy, Britten, Poulenc, Mannino, Rota e altri ancora.
In particolare il Coro femminile ha ricevuto nel 1975 il premio nazionale
“David di Michelangelo” per l’interpretazione della polifonia classica. Il Coro
ha partecipato alla registrazione del CD Three Priests (Sony)
che ha superato un milione e settecento mila copie vendute.
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