venerdì 2 gennaio 2009

HAYDN E’ IN GIOVANI MANI, Milano Finanza 2 gennaio

Il 2009 è l’anno di Haydn, di cui ricorre il 31 maggio il secondo centenario dalla nascita. Così come il 2008 è stato l’anno di Puccini (150 anni dalla nascita) ed il 2006 l’anno di Mozart (250 anni dalla nascita). Il culmine delle celebrazioni (al di là dei meriti dei suoi 20 lavori per il teatro, Haydn è considerato “il padre della sinfonia”-ne lasciò 104 e ne formalizzò la struttura) sarà un evento organizzato dal Ministero austriaco della cultura: il 31 maggio , in 20 capitali verrà eseguito uno dei suoi maggiori oratori – “La Creazione” – con collegamenti in mondovisione.
Nelle capitali dove c’è più di un’orchestra sinfonica, la competizione è stata vivace. Per l’Italia è stata scelta una formazione relativamente poco conosciuta, nel nostro Paese, al di fuori della capitale: l’Orchestra Sinfonica-Fondazione Roma (Os-Fr). E’ un’orchestra giovane (poco più di sei anni di vita). E’ un’orchestra di giovani (due terzi dei 90 orchestrali ha meno di trent’anni). E’ un’orchestra i cui concerti (domenica pomeriggio e lunedì sera nell’Auditorium di Via della Conciliazione- circa 1200 posti) sono affollati principalmente da un pubblico giovane. Infine, ha un aspetto speciale: è forse l’unica orchestra sinfonica italiana interamente privata che non riceve un euro di sovvenzione dalle pubbliche amministrazioni ma vive grazie all’elargizione di un contributo di una fondazione (anch’essa privata)e la biglietteria.
Al fine di portare la grande musica dal vivo ai giovani (e di permetterne di fruirne anche ai pensionati), l’Os-Fr ha una politica di prezzi bassi: per 30 concerti, l’abbonamento intero è € 280; per gli studenti è € 90 e per chi ha più di 65 anni € 160. Per i singoli concerti, il biglietto è € 18, quello ridotto (per studenti ed anziani) € 10. La vera innovazione è il programma: accanto a cicli (nel 2009 sette concerti sono dedicati ad Haydn), nello stesso concerto la sinfonica tradizionale , e più conosciuta, del Settecento e dell’Ottocento viene declinata con musica del Novecento “storico”, con la contemporaneità ed anche con composizioni commissionate, a compositori giovani, dall’Os-Fr. La stagione in corso, ad esempio, è stata inaugurata dalla secondo esecuzione assoluta in Italia (la prima fu negli Anni 70 alla Scala) di “Come una ola de fuerza y luz” di Luigi Nono, grande lavoro per soprano, pianoforte, orchestra e nastro elettronico. Nello stesso concerto, si ascolta Busoni con Schubert, Stravinskij con Bruckner, Casella con Brahms, Ciacovskil con Malipiero, Liszt con Shostakovich, Mahler con Dukas . In tal modo, si accontenta il pubblico sia tradizionale sia aperto all’innovazione.
Quando nel novembre 2002, fu lanciato il progetto (messo a punto da un direttore d’orchestra, Francesco La Vecchia, che da lustri operava quasi esclusivamente all’estero), la critica paludata sorrise all’idea di 90 ragazzi presi direttamente dai conservatori. Nel giro di pochi anni, c’è stata la consacrazione internazionale: l’Os-Fr è stata invitata a San Pietroburgo, a Bruxelles, a Madrid , ad Atene, e Londra ed alla Großer Saal della Philharmonie a Berlino. E’ reduce da una lunga tuornée autunnale in Cina. In febbraio, tornerà a von Karajan Platz, nel corso di una tournée in cui visiterà anche la Philharmonia di Cracovia e Varsavia, terminando con due concerti al Festival Basf di Ludwigshafen. Le tappe successive sono una tournée in Austria (al Musikverein a Vienna), mentre nel 2010 sarà la volta di una lunga tournée negli Stati Uniti. “La Creazione” è in buone mani giovani.

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