L’ITALIA COME LA
GRECIA? SAREBBE BELLO; ECCO PERCHE’
Giuseppe
Pennisi
Chi non ricorda Orgoglio e Pregiudizio, il romanzo di
Jane Austen pubblicato nel 1813 e che dal 1940 ha avuto ben 16 versioni
cinematografiche di cui la prima con Lawrence Olivier e Greer Garson? Una complessa
saga di cui ci sono avute versioni televisive a puntate (celebri quelle della
Rai e della Bbc), tanto è lunga e complicata. A latere del vertice dei Capi di
Stato e di Governo per commemorare la firma dei Trattati di Roma, un
diplomatico ed un economista (con un importante ruolo nella pubblica
amministrazione) – non sono autorizzato a farne i nomi- lo hanno ricordato a
proposito della posizione dell’Italia che, ancora una volta, ha colto la
riunione dell’assiste per riproporre la renziana flessibilità per i conti pubblici. Per quest’anno si tratta di una
manovrina aggiuntiva di 3,4 miliardi di euro, ma per il 2018 si debbono trovare
20 miliardi di euro e proprio non si sa come raschiare ulteriormente il barile.
Non sarebbe più semplice si obietta rivolgersi all’European Stability
Mechamism – colloquialmente il Fondo Salva Stat- a cui l’Italia (terzo maggior
contributore) – fornisce 60,33 miliardi di euro? Degli Stati dell’unione
monetaria, lo hanno già fatto, oltre alla Grecia (il cui caso è notissimo), Cipro,
l’Irlanda, la Spagna ed il Portogallo. Degli Stati dell’Ue ma non dell’unione
monetario un beneficiario importante è stata la Repubblica Magiara. Cipro,
Irlanda, Spagna , Portogallo e Rpubblica Magiara si tolti dai pasticci in
relativamente poco tempo, oggi crescono a tassi maggiori del zero virgola
italiano; Cipro, Irlanda e Spagna hanno sostanzialmente risolto i nodi dei
rispettivi settori bancari mentre l’Italia si dibatte nei suoi. Con Orgoglio alziamo le spalle dicendo che
non vogliamo confonderci con questi Stati ‘ di seconda classe’. E se non si
trattasse di Pregiudizio che rischi
di far ricostruire una terza classe solo per noi?
Da mesi la
stampa italiana pare avere dimenticato la Repubblica Ellenica , dopo numerosi reportage strappalacrime . Come mai? Le
cose sono migliorate come ricorda Pablo Triana , giovane docente ESADE, la Business School di Barcellona , ritenuta
una delle migliori del continente. Triana
ha studiato l’attuazione dei programmi di aiuti alla Grecia , totale di 260
miliardi di euro tra EMS e Fondo monetario internazione (Fmi) ed ha prodotto tre
lavori che , tra breve verranno pubblicati in un volume. Ne dischiude il
contenuto a chi lo cerca (pablo.triana@esade.edu) Il primo è intitolato Eurozone Bailouts:
Greece’s Least Austere Period in Modern Times (Salvataggi Europei: il meno
austero periodo della Grecia in tempi moderni), il secondo The AAA-zation
of Greece Debt (Come il debito greco diventa tripla A), il terzo Greece negative ‘s coupon bonds (I
titoli di Stato a tassi negativi della Grecia).
Sulla base dei
dati ufficiale dal 1980 al 2015, la spesa e il disavanzo pubblico non sono
diminuiti negli anni del “salvataggio” rispetto ad altri periodi recenti della Grecia
degli anni successivi al governo della giunta militare. In effetti sono
aumentati in misura significativi in rapporto al Pil con l’unica eccezione del
2009, anno di pro in cui raggiunsero un picco tale da innescare il processo che
portò al primo intervento di aiuti Ue e Fmi. L’austerità immediatamente dopo il
2009, secondo Triana, salvò il Paese dal tracollò finanziario e provocò, per un
breve periodo, una drastica contrazione della spesa pubblica con implicazioni
forti sul settore bancario che era alimentato, indirettamente e direttamente,
dall’intervento pubblico.I “salvataggi” , in effetti, prevennero una politica
di austerità “brutale”. Le casse dello Stato erano vuote, il mal gestito
sistema bancario era al collasso e nessuno era disposto a fare credito alla
Grecia. Grazie agli aiuti Ue e Fmi, secondo Triana, milioni di greci
continuarono a ricevere i loro stipendi e le loro pensioni, ebbero i loro
risparmi protetti a ragione di garanzie
pubbliche (anche internazionali) e il Paese continuò a vivere al di sopra dei
suoi mezzi . Lo riconosce lo stesso Presidente del Consiglio Alexis Tsipras che
nell’ultimo anno e mezzo ha preso più volte posizione contro l’euroscetticismo,
sta attuando essenzialmente una politica di centro sinistra ed auspica un’’alleanze
degli Stati dell’Europa del Sud’ per ampliare la dimensione sociale dell’Ue non
per mutare i Trattati.
I 260 miliardi di
euro prestati sino a ora (a condizioni molto favorevoli) sono serviti a pagare
disavanzi di finanza pubblica per circa 106 miliardi di euro. Coloro che
accusano Ue e Fmi di infliggere pene
insopportabili , secondo Triana, sbagliano di grosso. Lo dimostrano
indirettamente i dati sulla finanza internazionale della Repubblica ellenica:
nel 2015 in Grecia il rapporto tra pagamenti per interessi e debito pubblico
lordo era dell’1,94%, il più basso della media di un gruppo di undici Paesi il
cui debito sovrano è soggetto a rating. Ad esempio, la Germania, spesso
accusata di essere particolarmente severa con la Grecia, aveva un rapporto del
2,19%. Le agenzie di rating non si fidano ancora e classificano i titoli greci
CCC, mentre quelli tedeschi AAA, anche se la Grecia nel 2010-2016 , grazie a Ue
e Fmi, ha emesso titoli quarantennali ad un coupon negativo mediamente dello
0,61%
Queste analisi
ci inducono a chiederci: possiamo smaltire il fardello del debito pubblico senza
una forte stretta di mano dall’ESM e Fmi? E senza Orgoglio e Pregudizio=
L’umiltà è per i
cristiani una virtù cardinale. E’ molto apprezzata da taoisti e per Gandhi è
essenziale per la ricerca della verità.
Nessun commento:
Posta un commento