DONNE AL PENTAGRAMMA/ Guida alle Compositrici dal
Rinascimento ai Giorni Nostri
Pubblicazione:giovedì 23 marzo 2017
La copertina del libro
Lo scorso
novembre questa testata trattò di unâimportante riscoperta: quella di
Francesca Caccini, compositrice del barocco fiorentino. Lâoccasione fu uno
splendido concerto organizzato a Roma, nellâelegante Oratorio del Gonfalone,
da quel diavoletto pieno di brio e di idee che risponde al nome di Lorenzo
Tozzi, e dal RomaBarocca Ensemble da lui creato. Di Francesca Caccini veniva
presentata, probabilmente per la prima volta in tempi moderni, lâopera La
Liberazione di Ruggiero dallâIsola di Alcina. In effetti, più che unâopera
una festa teatrale organizzata nella Villa di Poggio Imperiale nel 1625 e
ripresa tre anni dopo a Cracovia.
Pochi di coloro
venuti ad ascoltare il concerto sapevano chi fosse stata Francesca Caccini. Se
avessero avuto il libro di Adriano Bassi Guida alle Compositrici dal
Rinascimento ai Giorni Nostri (Odoya, pp.380 , ⬠24) sarebbero giunti
allâOratorio del Gonfalone molto più preparati. Il lemma dedicato
alla Caccini comporta cinque pagine a stampa fitta, una nutrita bibliografia ed
una ricca discografia.Â
Tanta la prima
quanto la seconda includono testi e dischi di non facile reperimento ma hanno
tutti i dati essenziale per una ricerca informata. Tanto più essenziale
poiché la letteratura su compositrici Ú molto rara per vari motivi, in
primo luogo per implicite discriminazioni sociali.Â
Eâ eloquente
il fatto che nella Guida di Bassi circa settanta pagine sono dedicate al
Cinquecento ed al Seicento, una quarantina al Settecento, unâaltra quarantina
allâOttocento e oltre centocinquanta al Novecento. Una chiara
indicazione che, da un lato, per convenzioni sociali e da un altro perché
molti lavori di donne sono finiti al macero, la composizione ha dovuto fare un
lungo cammino prima di essere considerata una professione ed unâarte adatta alle
donne.
Si pensi che
Francesca Caccini Ú stata la prima donna a comporre per il teatro musicale ed
Ú stata probabilmente agevolata da suo padre Giulio, che faceva parte della
Camerata Bardi (il cenacolo dove tentando di ricreare la tragedia greca nacque
lâopera lirica) ed Ú stato uno dei primi compositori di opere.
Ma torniamo
alla Guida. Credo sia la prima al mondo e varrebbe ben la pena che un
editore internazionale ne curasse unâedizione in inglese in quanto il
pubblico poco sa della composizione al femminile, argomento a volte affrontato
in monografie specialistiche su questa o quellâautrice o su questo e quel
periodo. Il libro non ha lo scopo di essere enciclopedico ma tratta 63 autrici
dedicando a ciascuna di esse un buon approfondimento biografia con breve
analisi dei lavori principali, bibliografia e discografia, nonché per alcune
compositrici contemporanee unâintervista. Quindi, in poche pagine per
ciascuna compositrice si riesce a catturarne tutti gli aspetti essenziali.
Eâ soprattutto
un libro utile e di facile consultazioni. Dovrebbe nelle biblioteche di tutti
coloro che vanno frequentemente a opera e concerti.
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