Fino al 15
luglio
Tancredi e Clorinda a Caracalla
Giuseppe
Pennisi
Senza
dubbio, uno degli spettacoli più affascinanti di questa prima parte di estate:
nella palestra orientale delle Terme di Caracalla (luogo utilizzato
qualche volta in passato per concerti) viene presentato Il combattimento di
Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi nella revisione critica di
Giorgio Battistelli (in effetti solamente alcuni ritocchi alla
partitura, una delle rare composizioni di Monteverdi di cui sia stata
conservata una trascrizione completa dell’originale).
Lo spettacolo, che si avvale della regia di Mario Martone e dei bei costumi sono di Ursula Patzak (le scene sono le rovine), è nato alcuni fa a Ravello ma nella palestra orientale delle Terme, con una tribuna per 400 posti e l’orchestra situata su un lato, ha la sua collocazione ideale. Si svolge al tramonto (dalle 19.30 alle 20.30) con la luce del giorno che lentamente svanisce. Il pubblico entra nelle Terme e prima di arrivare nella palestra orientale, in un largo, assiste a Orazi e Curiazi (sempre di Battistelli). Dieci minuti circa di emozione in cui i due percussionisti Antonio Caggiano e Gianluca Ruggeri interpretano il leggendario duello, con i corpi, le voci, il timbro e il ritmo delle percussioni in una dimensione fantastica.
Si passa poi ai 40 minuti del madrigale scenico in cui Monteverdi plasma il combattimento tra il cristiano Tancredi e la musulmana Clorinda, narrato nella Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.
Ottimi gli interpreti d’eccezione Cristina Zavalloni (Clorinda), Lorenzo Carola (Tancredi) e Roberto Abbondanza (il Narratore).
Poche repliche ma ci si augura che lo spettacolo venga riproposto.
Lo spettacolo, che si avvale della regia di Mario Martone e dei bei costumi sono di Ursula Patzak (le scene sono le rovine), è nato alcuni fa a Ravello ma nella palestra orientale delle Terme, con una tribuna per 400 posti e l’orchestra situata su un lato, ha la sua collocazione ideale. Si svolge al tramonto (dalle 19.30 alle 20.30) con la luce del giorno che lentamente svanisce. Il pubblico entra nelle Terme e prima di arrivare nella palestra orientale, in un largo, assiste a Orazi e Curiazi (sempre di Battistelli). Dieci minuti circa di emozione in cui i due percussionisti Antonio Caggiano e Gianluca Ruggeri interpretano il leggendario duello, con i corpi, le voci, il timbro e il ritmo delle percussioni in una dimensione fantastica.
Si passa poi ai 40 minuti del madrigale scenico in cui Monteverdi plasma il combattimento tra il cristiano Tancredi e la musulmana Clorinda, narrato nella Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.
Ottimi gli interpreti d’eccezione Cristina Zavalloni (Clorinda), Lorenzo Carola (Tancredi) e Roberto Abbondanza (il Narratore).
Poche repliche ma ci si augura che lo spettacolo venga riproposto.
osto.
Nessun commento:
Posta un commento