E’ in scena all’Opera di Roma sino al 31 marzo (minacciata dall’eventualità di un commissariamento) un nuovo lavoro di un compositore contemporaneo, molto rappresentato all’estero (Luca Lombardi), specialmente in Germania, Francia e Svizzera, ma raramente presente in Italia. Il “divertimento in due atti” (“”Il Re Nudo”) è una commedia in musica che utilizza sapientemente un cantante di grande notorietà nel “pop” (Elio e le storie tese) , per la cui voce è stato scritto il ruolo del protagonista, ma che guarda al mercato internazionale. Si parla già di riprese a Bolzano, in uno dei circuiti regionali italiani, a Brema ed a Mosca (scene, costumi, luci e movimenti mimici sono della squadra che ha fatto diventare un successo mondiale il Teatro Helikon della capitale russa).
Il libretto di Sandro Cappelletto è tratto da un lavoro di Evgenij Schwartz (vietato per decenni nella Russia sovietica), ispirato a sua volta da tre fiabe di Hans Christian Anderson. Da un lato, prende in giro l’arroganza ceca del potere (e del Palazzo); dall’altro, la stupidità del “popolo bue” che segue potere (e Palazzo) sino a quando l’innocenza di un bambino gli apre gli occhi. La satira è garbata , tutt’altro che corrosiva. La scrittura musicale e vocale è, però, diretta ad un pubblico che ben conosce la storia del teatro in musica per apprezzarne i contenuti: è, infatti, densa di citazioni e colma di ironia nei confronti dell’’”opera seria” (c’è anche un’aria di coloratura), del “belcanto”, del melodramma ottocentesco , del verismo, dell’operetta viennese (il valzer), della musica afro-cubana, e dei Platters. La messa in scena viene valorizzata dalla regia , scene , costumi e movimenti mimici di Dmitrij Bertman, Lena Lukjanova e Edvald Smirnov (per così dire, “The Russian Connection”).. Essenziale e funzionale l’impianto scenico unico (in stile Anni 70) ed i costumi (pure essi, un po’ alla Woody Allen nei film sulla Repubblica delle Banane di 30 anni fa) . Di gran livello la recitazione. Nel cast spiccano, oltre ad Elio, Sonia Visentin e Danilo Formaggia. Il baritono Paolo Coni, un tempo grande protagonista di ruoli per la sua vocalità ha un piccolo ruolo da “cammeo”. La “prima mondiale” ha avuto un buon successo. Vale la pena seguire se il buon esito si ripeterà nelle repliche e nelle riprese dato il ruolo marginale che il teatro in musica italiano contemporaneo pare avere in Italia (dove pur questa forma di spettacolo è nata) e la scarsa propensione di sovrintendenti a tentare titoli nuovi per timore che non attirino il pubblico, mentre il genere fiorisce negli Usa, in Europa centrale e Francia anche grazie a compositori e librettisti accattivanti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
"Arroganza ceca" nel senso della Repubblica Ceca? Scusa non ho resistito a fare il grammar-nazi.
Posta un commento