venerdì 26 settembre 2008
STABAT MATER di PERGOLESI in MUSICA Ottobre
PERGOLESI Stabat Mater D.Mazzola Gavazzeni, E. Zilio, H.Olivi. Direttore d’Orchestra Federico Longo Orchestra dell’Impresario.
In occasione della ricorrenza di San Roberto Bellarmino, la Chiesa eponima di Roma ha organizzato una serie di celebrazioni solenne aperte con questo concerto. Lo “Stabat Mater” è l’ultima composizione di Giovanni Battista Draghi (o secondo alcuni Drago) detto Pergolesi che a 26 anni in un convento di Pozzuoli stava morendo di tubercolosi tra forti sofferenze e premonizioni della fine della sua giovane vita. Opera quasi parallela (o immediatamente successiva) di quell’”Adriano in Siria” che nel 2007 è stato ascoltato al Festival Pergolesiano di Jesi e lo scorso luglio a quello di opera barocca di Beaune. Proprio il confronto con “Adriano in Siria” mostra, da un lato, la fretta con cui lo “Stabat Mater” venne composto (significativo il “finis, laudo Deo” manoscritto nell’ultima pagina della partitura) e, dall’altro, il rifiuto netto di qualsiasi abbellimento e fioritura. Cronologicamente appartiene al barocco napoletano, ma musicalmente anticipa di quasi 50 anni la “tragédie lyrique”: una melodia struggente a due voci, supportate da un piccolo organico orchestrale, in cui si canta la morte (e non si intravede la Resurrezione). Opera scarna ma di grande impatto drammatico e vocale. Ottime le due voci (specialmente il contralto Elena Zilio, che si è usi a vedere, in teatri lirici, principalmente in opere comiche). Di resa efficace l’orchestra che,guidata con puntualità da Federico Longo, utilizza o strumenti d’epoca o copie fedeli. Poco felice l’idea di intercalare i 12 brevi numeri musicali di Pergolesi con brani tratti da prediche o da scritti ascetici di San Roberto Bellarmino affidati ad una voce recitante con l’esito di frammentare una partitura che, pur se non perfetta, ha una grande unità drammatica e farla durare quanto il primo atto del wagneriano “Parsifal”.
Chiesa di San Roberto Bellarmino, Roma 17 settembre ’08
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1 commento:
Anch'io sono d'accordo con te era un po troppo lungo e poi l'introduzione prima dello spettacolo era totalmente noiosa e inutile visto che dopo si ripeteva con il testo di San Bellarmino mentre, devo dire che la voce recitante mi ha molto appassionata secondo me hai ragione era un po lungo ma l'attrice la voce narrante mi e piaciuta. Almeno non era monotona.
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