Le feste che accompagnano la fine di un anno e l’inizio di un altro (sino all’Epifania) sono associate al tradizionale concerto del Musikverein di Vienna ed a quello de La Fenice di Venezia: ingrediente di base dei due concerti sono musiche della famiglia Strauss , principalmente di Johann Strauss. Autore di circa 500 partiture, realizzò tournée in città all’epoca tanto lontane come San Pietroburgo ed Edimburgo, spingendosi fino agli Stati Uniti. I suoi valzer, polche, marce ed operette allietavano le feste di Francesco Giuseppe e di sua moglie, la principessa Sissi. A questi due “eventi” ormai consolidati si aggiunto il gala di balletti de La Scala per la sera di San Silvestro. Chi non ha modo di comprare il biglietti per questi spettacoli ne ha ormai accesso grazie alle dirette (ed alcuni case differite , ma solo di poche ore) televisive. In tutte le grandi città, inoltre, spettacoli sulle note di Strauss (o simili) sono diventati ormai una caratteristica di queste settimane.
A Roma particolarmente interessanti i programmi festivi di due complessi, meno noti di quelli di Vienna, Milano e Venezia (e della stessa romanissima Accademia di Santa Cecilia) ma che praticano una politica di bassi prezzi e, quindi, sono normalmente affollatissimi, specialmente da quel pubblico – soprattutto i più giovani- che non può permettersi l’alto costo dei biglietti per gli eventi ed i teatri più famosi. Si tratta dell’Orchestra Sinfonica Roma (Osr) e dell’Orchestra di Roma e del Lazio (Orl). La prima, impostasi internazionalmente grazie a tournées che la hanno portata ad esibirsi anche alla Filarmonica di Berlino, è una formazione promossa dalla Cassa di Risparmio di Roma. Offre musica a prezzi supercompetitivi: i biglietti interi costano appena €16- quelli ridotti (per studenti ed anziani) € 9. L’abbonamento all’intera stagione (due opere e 27 concerti) è di € 240 a prezzo pieno, € 120 per gli anziani, € 60 per gli studenti. I 1900 posti dell’auditorium di Via della Conciliazione, quindi, sono quasi sempre esauriti.
In questa stagione di feste, dopo un grandioso “Messia” di Händel , l’Osr propone sino al 7 gennaio una vera e propria "festa dei bambini" con un programma a mezzadria con l’Orl, nonché con formazioni giovanili sviluppatesi nell'ambito dell'Accademia di Musica "Arts Academy", una fondazione privata con 30 anni di esperienza. La prima parte è dedicata alle colonne sonore di grandi film d'animazione tra cui: Biancaneve, Cenerentola, Mary Poppins, La Sirenetta, La bella e la bestia. Nella seconda parte, si dà spazio al grande repertorio con Pierino e il lupo di Prokofief. Il lavoro viene presentato in forma scenica con Enrico Stinchelli quale voce recitante e regista. La narrativa viene attualizzata con l’obiettivo di divertire sia i bambini che i loro accompagnatori.
Ed i valzer di Strauss? L’Orl vi ha dedicato tre serate nel grande auditorium del Parco della Musica (2800 posti). Affollatissime non solo a ragione della natura tradizionale e popolare del repertorio ma anche dei prezzi bassi dei biglietti (da € 25 a € 8). Per l’Epifania in una delle sale più piccole del Parco della Musica (la Sala Petrassi con 700 posti), sempre a prezzi contenuti (i biglietti più cari costano € 20) sono i Clown russi della compagnia del Teatr Licedei di San Pietroburgo a fare concorrenza a Disney e Prokofief con uno spettacolo musicale surreale sulla convivenza in un caseggiato.
Tutti eventi festivi di poche sere che, però, riescono ad avvicinare alla musica ed al teatro in musica dal vivo strati della società che ne resterebbero lontani.
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