Quattro giorni intensi a Salisburgo con il Festival di Pentecoste
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Altra singolarità è che l’opera centrale non è una dei tanti adattamenti della tragedia di Shakespeare per la lirica. Da Bellini a Gounod non ne mancano certo a West Side Story, il capolavoro di Leonard Bernstein, su libretto di Stephen Sondheim e coreografie di Jerome Robbins, inizialmente concepito per Broadway e per una trasposizione cinematografica di successo. Per coincidenza West Side Story sarà anche a Roma nella Sala Santa Cecilia; verrà proiettato il film del 1962, restaurato ed in HD con accompagnamento orchestrale dal vivo, diretta da Ernst van Thiele.
A Salisburgo invece si rappresenta la versione di West Side Story adattata, dallo stesso Bernstein, per grande orchestra e cantati lirici; ne esiste un ottimo CD della metà degli anni ottanta, con Bernstein sul podio e José Carreras, Kiri te Kanawa e Tatiana Trojanos nei ruoli principali. A Salisburgo Cecilia Bartoli interpreta il ruolo di Maria, Norman Reinhardt quello di Tony. Il regista è Philipp McKinley, le scene ed i costume sono opera di George Tsypin, la coreografia è aggiornata da Liam Steel. In buca la Simón Bolívar Symphony Orchestra del Venezuela; sul podio Gustavo Dudamel. Lo spettacolo viene rappresentato in un luogo molto suggestivo: la Felsenreitschule, l’antica cavallerizza – scavata nella roccia – del Principe Arcivescovo di quella che un tempo era una città stato indipendente sia dalla Baviera sia dall’Austria. Formiche.net offre in esclusiva le immagini della prova generale dell’11 maggio.
L’opera sarà in scena oggi 13 maggio, verrà replicata la sera del 15 maggio e ripresa, per numerose serata, in agosto al festival estivo. Nel pomeriggio del giorno di Pentecoste ci sarà, in versione da concerto, la prima in tempi moderni di Giulietta e Romeo di Nicola Antonio Zingarelli, considerata un gioiello della scuola napoletana del tardo settecento, inizio dell’ottocento. In repertorio nei maggiori teatri italiani dal 1796 sino a circa al 1830, è la prima ripresa in tempi moderni: il ruolo di Romeo è affidato ad uno dei più noti controtenori italiani, Franco Fagioli, mentre Giulietta sarà il soprano danese Ann Hallenberg.
La mattina del 15 maggio si potrà assistere ad un concerto di musica da camera della violinista Julia Fischer e della pianista di Milana Chernyavska con musiche di Antonín Dvořák, Bohuslav Martinů, Piotr Tchaikovsky, nonché del contemporaneo Pablo de Sarasate. Il programma è interamente dedicato ai due amanti di Verona. Non manca il balletto: la sera di Pentecoste nella Großes Festspielhaus è in scena Romeo and Juliet di John Cranko in un nuovo allestimento di Jürgen Rose, le cui scene e costumi sono stati approntati per essere utilizzati, nel festival estivo, in Fin de Parti di Samuel Beckett. Due appuntamenti il 16 maggio: i The Tallis Scholars, applauditissimi di recente alla Sagra Musicale Umbra, canteranno a cappella, nella chiesa dell’Università, musiche elisabettiane (di Thomas Tallis, William Byrd e John Sheppard), mentre nella Großes Festspielhaus l’Orchestra Sinfonica di Vienna, per la prima volta a Salisburgoamma in cui Romeo e Giulietta, ormai anziani, rievocano la loro storia di amore. Alla sala Kino, in pieno centro della città, una retrospettiva, dal film di Franco Zeffirelli a quello con Leonardo di Caprio come protagonista.
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