Anche Salisburgo omaggia Shakespeare a quattrocento anni dalla morte. 4
giorni per un festival dedicato a Romeo e Giulietta, dalla musica al teatro, al
cinema
Scritto da
Giuseppe Pennisi | giovedì,
12 maggio 2016 ·
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William Shakespeare
Salisburgo celebra i quattrocento anni dalla morte di
Shakespeare
con un breve ed intenso festival dedicato ad uno dei lavori più noti del Bardo
di Stratford-upon-Avon:
Romeo e Giulietta, frutto di una scelta
precisa di Cecilia Bartoli che guiderà la manifestazione sino al 2019 e che –
come è noto – ogni anno sceglie un tema specifico. Quest’anno il festival – di
scena in Austria fra il 13 e il 16 maggio – inizia con
West Side Story,
il capolavoro di
Leonard Bernstein, su libretto di Stephen
Sondheim e coreografie di Jerome Robbins. Si rappresenta la versione di West
Side Story adattata, dallo stesso Bernstein, per grande orchestra e cantati
lirici, dove Cecilia Bartoli è Maria, Norman Reinhardt Tony, Philipp Wm.
McKinley il regista, le scene ed i costume sono opera di George Tsypin, la
coreografia è aggiornata da Liam Steel. In buca la Simón Bolívar Symphony
Orchestra del Venezuela; sul podio Gustavo Dudamel. Lo spettacolo viene
rappresentato in un luogo molto suggestivo: la Felsenreitschule, l’antica
cavallerizza – scavata nella roccia – del Principe Arcivescovo di quella che un
tempo era una città stato indipendente sia dalla Baviera sia dall’Austria.
L’opera verrà replicata la sera del 15 maggio e ripresa, per numerose serata,
in agosto al festival estivo. Nel pomeriggio del giorno di Pentecoste ci sarà,
in versione da concerto, la prima in tempi moderni di
Giulietta e Romeo
di
Nicola Antonio Zingarelli, considerata un gioiello della
scuola napoletana del tardo settecento, inizio dell’ottocento. In repertorio
nei maggiori teatri italiani dal 1796 sino a circa al 1830, è la prima ripresa
in tempi moderni: il ruolo di Romeo è affidato ad uno dei più noti controtenori
italiani, Franco Fagioli, mentre Giulietta sarà il soprano danese Ann
Hallenberg.
ROMEO E GIULIETTA ANCHE AL CINEMA
La mattina del 15 maggio si potrà assistere ad un concerto di musica da camera
della violinista Julia Fischer e della pianista di Milana Chernyavska con
musiche di Antonín Dvořák, Bohuslav Martinů, Piotr Tchaikovsky, nonché del
contemporaneo Pablo de Sarasate. Il programma è interamente dedicato ai due
amanti di Verona. Non manca il balletto: la sera di Pentecoste nella Großes
Festspielhaus è in scena
Romeo and Juliet by John Cranko in un nuovo
allestimento di Jürgen Rose, le cui scene e costumi sono stati approntati per
essere utilizzati, nel festival estivo, in
Fin de Parti di Samuel
Beckett. Due appuntamenti il 16 maggio: i
The Tallis Scholars,
applauditissimi di recente alla
Sagra Musicale Umbra, canteranno a
cappella, nella chiesa dell’Università, musiche elisabettiane (di Thomas
Tallis, William Byrd e John Sheppard), mentre nella Großes Festspielhaus
l’Orchestra Sinfonica di Vienna, per la prima volta a Salisburgo, eseguirà un
concerto di musiche di Bellini e Gounod tratte, rispettivamente, da
I
Capuleti e I Montecchi e da
Roméo et Juliette, nonché la fantasia
di Piotr Tchaikovsky, ispirata alla tragedia shakespeariana. Concerta Marco
Armilliato, cantano Angela Gheorghiu and Juan Diego Flórez. Non mancano prosa e
cinema: al Landestheater sarà in scena
Ein zartes Ding di Ben Power,
un dramma in cui Romeo e Giulietta, ormai anziani, rievocano la loro storia di
amore. Alla sala Kino una retrospettiva, dal film di
Franco Zeffirelli
a quello con Leonardo di Caprio come protagonista.
–
Giuseppe Pennisi
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