venerdì 10 aprile 2015

Opera di Roma, nuova squadra e antiche crisi in Formiche 10 aprile

Opera di Roma, nuova squadra e antiche crisi
10 - 04 - 2015Giuseppe Pennisi Opera di Roma, nuova squadra e antiche crisi
C’è una nuova squadra alla guida del Teatro dell’Opera di Roma. Il Sovrintendente del Carlo Fuortes ha nominato, d’intesa con il Presidente della Fondazione e Sindaco di Roma Ignazio Marino, alla Direzione artistica il compositore Giorgio Battistelli e il maestro Alessio Vlad.
“Il Teatro dell’Opera di Roma – ha detto Carlo Fuortes – deve allargare i propri confini culturali dalla tradizionale programmazione basata sul grande repertorio operistico all’interesse per il presente e per il futuro. Sempre più può divenire luogo di sperimentazione dei nuovi linguaggi, di creatività per i nuovi talenti, di ricerca di nuove produzioni e di integrazione con il settore della ricerca e della conoscenza. Per raggiungere questi obiettivi – conclude Fuortes – ho pensato di ampliare la direzione artistica, costituendo una ‘équipe’ con la quale definire la programmazione futura del Teatro”. All’interno del lavoro comune della direzione artistica, Alessio Vlad manterrà il coordinamento della programmazione operistica mentre Giorgio Battistelli coordinerà i programmi sul teatro e i linguaggi contemporanei e sulla musica sinfonica.
The Moor's Pavane_cor.Jose Limon_©Yasuko Kageyama-Opera Roma 2014-15_0393-1
The River_cor. Alvin Ailey_Annalisa Cianci e Michele Satriano©Yasuko Kageyama-Opera Roma 2014-15_0501
The River_cor. Alvin Ailey_Annalisa Cianci©Yasuko Kageyama-Opera Roma 2014-15_0520
And So It Is_cor. Dwight Rhoden_Alessia Gay e Giacomo Luci©Yasuko Kageyama-Opera Roma 2014-15_0224
And So It Is_cor. Dwight Rhoden_Cristina Mirigliano e Michele Satriano©Yasuko Kageyama-Opera Roma 2014-15_0252
The Moor's Pavane_cor.Jose Limon_Alessia Barberini e Giuseppe Depalo©Yasuko Kageyama-Opera Roma 2014-15_0418
The Moor's Pavane_cor.Jose Limon_©Yasuko Kageyama-Opera Roma 2014-15_0393-1
The River_cor. Alvin Ailey_Annalisa Cianci e Michele Satriano©Yasuko Kageyama-Opera Roma 2014-15_0501
The River_cor. Alvin Ailey_Annalisa Cianci©Yasuko Kageyama-Opera Roma 2014-15_0520
And So It Is_cor. Dwight Rhoden_Alessia Gay e Giacomo Luci©Yasuko Kageyama-Opera Roma 2014-15_0224
And So It Is_cor. Dwight Rhoden_Cristina Mirigliano e Michele Satriano©Yasuko Kageyama-Opera Roma 2014-15_0252
The Moor's Pavane_cor.Jose Limon_Alessia Barberini e Giuseppe Depalo©Yasuko Kageyama-Opera Roma 2014-15_0418
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L’étoile Eleonora Abbagnato, danzatrice di fama internazionale, è stata nominata Direttrice del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera. Un nome di grande prestigio che permetterà alla Fondazione capitolina di costruire un importante rapporto artistico con i più famosi coreografi e danzatori del mondo. È questo un importante passo verso un ulteriore sviluppo del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera. “Da oggi la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma – ha dichiarato il sindaco di Roma e presidente della Fondazione Ignazio Marino – rafforza la propria squadra, guidata con risultati eccellenti dal sovrintendente Carlo Fuortes, creando un gruppo di lavoro dal profilo qualitativo altissimo, pensato per valorizzare tutte le professionalità presenti nel Teatro. La direzione artistica si allarga. Infatti, alla conferma di Alessio Vlad, che proseguirà nella cura della parte operistica della programmazione, si aggiunge le nomina di Giorgio Battistelli alla programmazione per la musica sinfonica e l’opera contemporanea. E ancora la nomina di Eleonora Abbagnato a direttrice del corpo di ballo. Sono tutti garanzia di crescita per l’offerta artistica e la qualità degli spettacoli programmati al Teatro Costanzi e a Caracalla. Dopo la grande opera di risanamento contabile – conclude la nota del sindaco Ignazio Marino – portata avanti lo scorso anno, ora l’Opera di Roma ha la possibilità di lavorare soprattutto sulla qualità della sua proposta artistica e culturale”.
Tutte queste sono buone notizie. Per una serie di ragioni storico-sociologiche il Teatro dell’Opera non si è mai radicato nella capitale così come lo sono La Scala a Milano, il San Carlo a Napoli, il Massimo a Palermo. La prima determinante è che gran parte dei romani si sono ‘immigrati’ nella capitale; alla presa di Porta Pia Roma era un borgo di 250.000 abitanti ed anche se di quarta o quinta generazione si sono ancorati ai loro territori d’origine (e per questa ragione pullulano ‘circoli’ o ‘famiglie’ su base regionale). La seconda determinante è che il Teatro è un’area in grande ascesa a fine Ottocento- inizio Novecento ma ora in decadimento. La terza determinante è il manufatto in sé stesso; costruito male da un palazzinaro umbro, arricchitosi, in società con il belga Card. De Merode, per edificare Roma capitale su terreni acquistati, a prezzi di saldo, dalla ‘nobiltà nera’ in bolletta, è stato ‘modernizzato’ peggio nel 1954 quando, allo scopo di rafforzarlo, una colata di cemento è stata posta sotto il palcoscenico , rendendo quindi impossibile alternare più titoli se non con scene dipinte o proiezioni. La quarta è lo spostamento dell’attenzione al Parco della Musica, in un’area emergente e con strutture moderne. Infine su  tutto incombe la crisi della lirica, particolarmente nell’Europa meridionale.
La prova si ha che al Trittico di Balletti americani (spettacolo bellissimo ed elegantissimo , a basso costo in quanto senza scena e con il corpo di ballo e le étoile della compagnia) molti  abbonanti non sono venuti alla ‘prima’ del 9 aprile. Un vero peccato perché hanno perso una vera gemma (come mostrano le foto). Un pubblico anziano che corre per i titoli noti e per bacchette ed ugole famose ma scansa l’innovazione. E ciò che non conosce.
Quindi, occorre educare il pubblico in esserne e prepararne di nuovo. Ciò vuol dire non solo accordi con grandi tour operator (in primo luogo, l’Opera Romana Pellegrinaggi) ed una politica che ‘last minute’ (che da anni funziona bene al Teatro Regio di Torino) ma affiancare la lirica con altri generi come fanno numerosi teatri americani e tedeschi). Date le vaste dimensioni del Constanzi ciò implica affiancare l’opera tradizionale con il teatro in musica moderno (sul tipo di quello americano), con spettacoli di cantautori di fama mondiale ed anche con proiezioni di film in esclusiva quali le dirette in HD dal Metropolitan, dal Covent Garden e dell’Opéra.
Sergio Mattarella
Antonio D'Alì
Maddalena Letta e Silvana Pampanini
Sergio Mattarella
Sergio Mattarella
Sergio Mattarella

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