A Roma risuona una Nuova
Consonanza
di
Giuseppe Pennisi
A
Roma novembre è sinonimo di festival di Nuova Consonanza, giunto alla il 51ª
edizione e in scena fino al 15 dicembre. La città è sicuramente molto sensibile
alla musica contemporanea internazionale. In termini puramente quantitativi, si
suonano tante ore di nella capitale italiana quante a Berlino, e più che a
Parigi, ma l'offerta è più diversificata grazie ai numerosi istituti di cultura
ed accademie straniere che ospitano musicisti di tutto il mondo. Il festival di Nuova Consonanza è
l'ultimo in ordine di tempo di una serie di manifestazioni articolate su tutto
l'anno. Il programma include concerti (16 in calendario con 16 prime esecuzioni
assolute), mostre, seminari e workshop di composizione, incontri con gli
artisti e due giornate, in collaborazione con l'Università Sapienza, per
incontri con Salvatore Sciarrino e Ivan Fedele: compositori di consolidata fama
in Italia e all'estero. Si tratta dunque di una manifestazione a tutto tondo
che consente di cogliere nuove tendenze. Iniziato a Villa Medici (Accademia di
Francia) con un concerto di musica spettrale francese e proseguito a Villa
Aurelia (Accademia America) con una maratona dalle 16,30 alle 23 con due opere
e sei concerti in varie sale. Una volta abbattute le pregiudiziali ideologiche
delle varie scuole, i compositori vivono un momento di libertà stilistica, con
una grande varietà di approcci: dal linguaggio tonale al serialismo. Le più
interessanti sono quelle che fanno confluire in una lingua musicale nuova tutte
le tendenze che hanno animato il passato recente. (riproduzione riservata)
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