venerdì 31 gennaio 2014

Ravel raddoppia per il palco romano in Milano Finanza 1 febbraio



Ravel raddoppia per il palco romano
 
Giuseppe Pennisi





In severe ambasce finanziarie e agitazioni sindacali, il Teatro dell'Opera di Roma presenta fino al 5 febbraio ildittico L'heure espagnole e L'enfant et les sortilèges di Maurice Ravel, in coproduzione con il Festival di Glyndebourne. Anche se negli ultimi anni le due opere sono messe in scena a Palermo, ad Ancona, e a Verona, mancavano nella capitale da diversi decenni tanto che possono essere considerate una novità per Roma.
http://www.milanofinanza.it/artimg/2014/023/1862335/1-img987313.jpgVengono proposte nel migliore dei modi: la produzione segna il debutto romano del regista Laurent Pelly, nome di prestigio sulla scena internazionale, e il ritorno di Charles Dutuit, una delle migliori bacchette francesi. Affascinanti le scene e divertenti i costumi degli animali e degli oggetti (che si animano e diventano protagonisti). Buono l'adattamento dal palcoscenico relativamente piccolo di Glyndebourne a quello, molto più grande, del teatro lirico romano. Il dittico, scritto negli anni della prima guerra mondiale (a cui Ravel partecipò da volontario), accosta un'ironica farsa musicale, ossia L'heure espagnole, a un surreale racconto di Collette, L'enfant et les sortilèges, sull'infanzia, l'innocenza e l'immaginazione. I due lavori esorcizzano le sofferenze della guerra esaltando, la prima l'eros (nei suoi aspetti più buffi) e il secondo la fantasia dei bambini (nei suoi lati più sognatori). Di livello il cast, quasi interamente di madrelingua francese (essenziale per i delicati impasti tra parole e musica). Uno spettacolo di grande raffinatezza alla prova, dopo la prima il cui pubblico è composto in gran misura da abbonati, con il riscontro della biglietteria alle) repliche. (riproduzione riservata)
di Giuseppe Pennisi

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