Quanta
lirica per bambini
GIUSEPPE PENNISI
Hänsel und Gretel di Engelbert Humperdick è tra le opere più rappresentate al mondo e anche quella che ha il maggior numero di traduzioni ritmiche. E soprattutto nel periodo natalizio è in scena nei cartelloni di teatri grandi e piccoli di molti Paesi (non soltanto quelli di cultura anglosassone): anche perché la prima di Hänsel und Gretel avvenne a Weimar proprio il 23 dicembre 1893. La stanno insidiando il primato due lavori per bambini (ma anche per gli adulti) di un compositore italiano più valutato all’estero che in patria: Giancarlo Menotti. Si tratta di Amhal and the Night Visitors e Help, Help the Globolinks . Nel primo i Re Magi in viaggio verso Betlemme sostano in una capanna di pastori dove c’è un ragazzetto storpio che, quando sente la narrazione del viaggio, dà la propria stampella perché venga portata come dono al Bambino Gesù e viene miracolato. Nella seconda, gli ultra-terrestri Globolinks assaltano la terra ma vengono sconfitti da una bambina che suona il violino.
Il periodo tra il Natale e l’Epifania è forse quello in cui bambini e ragazzi possono essere avvicinati alla musica 'colta', il modo più efficace e più efficiente per avere, più tardi, spettatori consapevoli che affollino i teatri. Su questo fronte, l’Italia, patria del teatro in musica, pare molto indietro. Non c’è difetto di concerti e spettacoli per il Natale, il Capodanno e l’Epifania, spesso eseguiti in bellissime chiese da complessi di grande livello ma mancano programmi specialmente tarati al pubblico giovane e più giovane, se non si vogliono considerare tali, scorrendo i programmi a Roma, il Festival Gospel, una serata unica (nella piccola Sala Petrassi) di un adattamento di Una favola di Natale di Dickens o Natale@Big Bambù un viaggio musicale al confine dei generi, alla scoperta della grande architettura negli spazi del Museo di Testaccio. Purtroppo anche quando di recente è stato ripreso il delizioso The Sweep (Il Piccolo Spazzacamino ) di Benjamin Britten, lo si è presentato in una discutibile versione ritmica e inserendolo in un altro lavoro dello stesso compositore ( Let’s Make an Opera), relativo a come si concettualizza e si mette in scena un’opera, tema poco interessante per i ragazzi. Non che manchi il materiale. Si può scegliere nel repertorio barocco e settecentesco: si pensi ad esempio a Filemone e Bauci opera per marionette di Haydn, proposta a Siena nella prima ripresa moderna dall’ensemble Europa Galante diretto da Fabio Biondi e dalla storica compagnia milanese dei Fratelli Colla. Il lavoro ha avuto il Premio Abbiati e sarà uno dei punti di forza del festival Primtemps à Montecarlo in Costa Azzurra. Oppure, nel Novecento, a lavori come Capitan Spaventa e Don Tartufo di Gianfrancesco Malipiero. O ancora Pollicino di Hans Werner Henze.
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All’estero si eseguono spesso titoli di Britten e Menotti. «Hänsel und Gretel» di Humperdinck è una hit natalizia. Ma in Italia la proposta scarseggia
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