“Valore cultura”, i giorni sono contati
Scritto da Giuseppe
Pennisi il 26 settembre 2013 in News
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Politiche culturali • Dopo l’approvazione del
Senato, la Camera dei Deputati ha meno di due settimane per la conversione in
legge del decreto del Ministro Bray, contenente anche provvedimenti salva
Fondazioni Lirico-Sinfoniche (qui il testo). Ma il
governo, tenuto in ostaggio da un condannato definitivo e con la fantapolitica
attuale, reggerà sino all’8 ottobre? Ecco gli scenari possibili
di Giuseppe Pennisi
ÈSTATO
APPROVATO IERI IN SENATO (con il voto contrario della Lega Nord, l’astensione
del M5S ed anche una dichiarazione voto contraria di un ex-Ministro dei Beni e
delle Attività Culturali) il decreto sulla cultura concepito dal governo come
“valore aggiunto” per attrarre risorse e rilanciare il Bel Paese. Il
provvedimento contiene misure per Pompei, fondi per altri Siti archeologici e
Musei a cominciare dagli Uffizi, oltre a misure per le Fondazioni
Lirico-Sinfoniche e tax credit per il cinema. Per reperire le risorse ci sarà
l’aumento delle accise sui tabacchi, alcool e oli lubrificanti. Ecco i punti
salienti del decreto che passa ora alla Camera e scade l’8 ottobre. Ma vediamo
con ordine i punti. Il cammino del provvedimento, che ha suscitato aspettative
ma anche critiche da specialisti di economia della cultura, è ancora irto. In
effetti, il Decreto Legge è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 9
agosto; quindi, se non verrà convertito in legge entro le prossime due
settimane decadrà, e il provvedimento dovrà essere reiterato, con
l’implicazione che l’iter parlamentare dovrà riprendere dal punto di partenza.
Perché il provvedimento possa essere convertito speditamente in legge,
l’apposita commissione parlamentare dovrà ottenere di riunirsi (e votare) in
sede legislativa, non referente. Ciò è possibile sul filo di lana dato lo
scontro politico in atto tra i maggiori partiti e problemi più pressanti (Legge
di Stabilità, politica industriale).
Se
approvato, il provvedimento avrà questi effetti:
Pompei. Entra in campo un direttore
generale che coordina gli interventi e gli appalti fuori e dentro il sito
archeologico. Un manager preso dalla pubblica amministrazione, e che avrà il
compito di definire le emergenze, assicurare lo svolgimento delle gare,
migliorare la gestione del sito e delle spese. Il nuovo dg sarà affiancato, in
base ad un emendamento, da un vice direttore vicario per la gestione del nuovo
organismo “Progetto Pompei” e dovrà definire i tempi di realizzazione degli
interventi potendo ricevere donazioni ed erogazioni liberali.
Caserta: la Soprintendenza speciale per i
Beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia sarà separata dal polo museale
di Napoli e Caserta, dove nascerà la nuova Soprintendenza per i beni
archeologici.
Musei e Siti: sono previsti otto milioni di euro
per il completamento dei nuovi Uffizi a Firenze; cinque milioni all’anno per le
attività del museo d’arte contemporanea MAXXI a Roma; quattro milioni per la
realizzazione del museo nazionale dell’ebraismo a Ferrara; 500mila euro al
centro Pio Rajana di Roma e 500mila al museo tattile statale di Omero; due
milioni di euro per il restauro del Mausoleo di Augusto a Roma, grazie a una
modifica al testo originario; soldi anche per i siti dell’Unesco in provincia
di Ragusa.
Fondazioni
Lirico-Sinfoniche: 75 milioni
di euro per risanare i debiti delle Fondazioni liriche-sinfoniche gestiti da un
commissario straordinario. Le fondazioni virtuose, quelle cioè che sono in
pareggio di bilancio da tre anni, beneficeranno di una quota aggiuntiva pari al
5% rispetto alla quota loro spettante del Fondo unico spettacolo. Inoltre, nel
nuovo criterio di assegnazione del Fus, il 25% spettante alle fondazioni
lirico-sinfoniche, premierà quelle in grado di assicurare qualità artistica e
festival.
Enti
Culturali: gli enti
culturali vigilati dal Mibac e i Teatri stabili pubblici non dovranno più
effettuare i tagli orizzontali sulle spese relative a pubblicità e tournée come
previsto dalla spending review.
Donazioni: le donazioni fino a 10 mila euro
in favore della cultura potranno essere effettuate senza oneri amministrativi a
carico del privato.
Tax Credit: dai 90 milioni destinati al tax
credit il Senato ne aggiunge altri 20 e il fondo sale 110 milioni. In base ad
un emendamento del Senato, al fondo potranno accedere anche la fiction e
l’audiovisivo.
Fondazioni
Culturali: il Senato
ha assegnato 1,3 milioni a 103 fondazioni culturali tra cui l’Accademia della
Crusca, il Museo Nazionale del Risorgimento, l’Accademia musicale Chigiana,
alla Fondazione Einaudi, alla Fondazione Gramsci, alla Fondazione don Sturzo,
ma anche alla Fondazione Craxi, cosa questa contestata
dai grillini in Aula.
Spettacoli
dal Vivo: i locali
che organizzano musica dal vivo, se non hanno più di 200 spettatori, devono
fare solo l’autocertificazione allo sportello unico delle attività produttive del
Comune di loro appartenenza. C’è poi una esenzione completa se i 200 assistono
ad una spettacolo promosso da una onlus per la raccolta di fondi per
beneficenza.
Forum Unesco: stanziati 400mila euro per il
Forum mondiale dell’Unesco di Firenze, misura bollata dai Grillini come un
regalo a Renzi.
Tirocini: vengono selezionati 500 laureati
under 35 per un tirocinio di 12 mesi per la digitalizzazione e la catalogazione
del patrimonio del Paese.
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