InScena
Coppélia, un ballo di amore e gelosia
di Giuseppe Pennisi
Il 2013 è l'anno di Coppélia, il balletto di Léo Delibes. Sono appena
terminate le repliche al Teatro Comunale di Bologna e inizia una nuova edizione
all'Opera di Roma (dove sarà in scena fino al 6 ottobre). In primavera si è
visto, inoltre, in vari teatri della Toscana.
Tratto da un racconto del proto-romantico poeta e scrittore tedesco E.T.A
Hoffmann, Der Sandmann ha anche ispirato I racconti di Hoffmann di Jacques
Offenbach, in scena tempo fa alla Scala. Nell'opera di Offenbach, la vicenda è
un sogno sofferto: l'amore impossibile del protagonista per una donna che si
rivelerà essere una bambola. Léo Delibes, prolifico compositore del Secondo
Impero e della Terza Repubblica, introduce la Francia elegante
dell'aristocrazia e dell'alta borghesia in un mondo di fantocci, automi e
bambole meccaniche, in cui gli spunti drammatici si risolvono nel grottesco
personaggio di Coppelius. In un'immaginaria Galizia, Swanilda è gelosa del
fidanzato Franz che sospetta essere innamorato di una misteriosa creatura,
Coppelia, ignorando che si tratta di una bambola meccanica, fabbricata proprio
da Coppelius. Nell'edizione a Roma, la musica di Delibes è lo spunto per una
raffinata ripresa della coreografia di Roland Petit, affidata al suo erede
artistico, Luigi Bonino, che si alterna in scena con Denis Ganio. Il ruolo di
Swanilda è affidato a tre ballerine del Corpo di Ballo dell'Opera, Alessia Gay,
Alessandra Amato ed Erika Gaudenzi. Sul podio lo specialista Koen Kessels. Le
scene e i costumi sono firmati da Ezio Frigerio. (riproduzione riservata)
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