giovedì 17 aprile 2008

LA CONQUISTA DEL CAMPIDOGLIO, E-Polis 17 aprile

Per l’elezione del Sindaco di Roma (e, quindi, dei consiglieri) si va al ballottaggio. Ciò è letto, da un lato, come un’ulteriore sconfitta per il PD (da circa dieci anni, il centro sinistra si assicurava il Campidoglio al primo turno) e, da un altro, come un’opportunità di rivincita (dopo le politiche). I dati del primo turno (Rutelli sfiora il 46% dei voti, Alemanno ha il 40,5%) paiono indicare favorito il candidato del PD. Se al tema, si applicano gli strumenti della disciplina economica (come insegnò 51 anni fa Anthony Downs in “La Teoria Economica della Democrazia”), la situazione è più complicata. Siamo alle prese, infatti, con un gioco (per la conquista del Campidoglio) su più tavoli dove su ogni tavola ciascun giocatore si presenta con obiettivi e puntate differenti. In sintesi, su un tavolo i due candidati hanno in ballo l’incidenza elettorale e le probabilità di sedersi sullo scranno più alto della sala di Giulio Cesare; sugli altri tavoli, le puntate concernono cosa pagare per avere la popolarità (ed il supporto) di fasce d’elettorato motivate da partiti molto diversi. Chi ricorda il film “A beautiful mind” sa che in condizioni del genere non è facile giungere ad un equilibrio vincente. Pure perché tutti i giocatori sono bendati- hanno informazioni parziali.
I mazzi di carte sono relativamente semplici per Alemanno che, dopo il primo turno, ha convergenza d’obiettivi con “La Destra” e “La Lista Baldi” – le puntate sono gli assessorati da mettere sul piatto. Se i giocatori sono ragionevoli, il 40,5% può agevolmente diventare un buon 44%. Per Rutelli. Il gioco è più complesso: un accordo sul tavolo in cui ha come controparti i centristi (4%) può costargli il supporto dell’arcobaleno e dei socialisti (5,6%)- quindi una perdita netta. Dopo i risultati delle politiche, non c’è grande amore tra arcobaleno e socialisti, da un lato, e PD, dall’altro. Tanto i centristi quanto l’arcobaleno ed i socialisti sanno far di conto: i prezzi da pagare agli uni ed agli altri (per averne il supporto) possono essere molto elevati, in ogni caso si eludono a vicenda e rendono molto complicato giungere ad un punto di accordo.
In breve, les yeux ne sont pas faits.

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