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Villa Medici, successo Controtempo in Milano Finanza 8 febbraio
Villa Medici, successo Controtempo
di Giuseppe Pennisi
Un vero proprio sciame di giovani di varie nazionalità radunati a
Villa Medici a Roma, dove fino al 15 febbraio si svolge gran parte del festival
Controtempo. Nato da un'idea di Patrice Chéreau e Richard Peduzzi (quest'ultimo
era direttore dell'Académie de France a Villa Medici), è diventato uno dei
maggiori festival musicali internazionali in cui si mette a confronto il nuovo
con il Novecento Storico e con la produzione classica.
Tra gli aspetti essenziali, la
collaborazione interistituzionale, essenziale per la sopravvivenza della musica
dal vivo. Il festival è frutto della sinergia fra l'Accademia Filarmonica
Romana, l'Auditorium Parco della Musica, il Gmem (Groupe de Musique
Expérimental de Marseille), la Wigmore Hall di Londra, l'Auditorium del Louvre,
la Philarmonie del Lussemburgo e il festival di Aix-en-Provence. Il tema di
questa edizione è il quartetto d'archi. Quattro strumenti simili e complementari
si combinano in modo da diventare un unico strumento a 16 corde. Il festival
inoltre rappresenta una rara occasione per ascoltare l'integrale dei quartetti
di Boulez, accostati con quelli di Schoemberg e Beethoven: affidati al
Quartetto Diotima se ne scoprono assonanze. È possibile che Boulez in persona
(quasi novantenne) arrivi nella capitale. Il nuovo del nuovo si esprime
attraverso gli ottetti (il raddoppio del quartetto), con live electronics
commissionati a Francesca Verunelli, Bruno Mantovani e a Laurent Durupt, tre
giovani (nati tra il 1975 e il 1979) astri nel firmamento internazionale della
musica contemporanea. (riproduzione riservata)
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