martedì 18 febbraio 2014

Otello sbarca a Palermo in Formiche 18 febbraio



Otello sbarca a Palermo
18 - 02 - 2014Giuseppe Pennisi Otello sbarca a Palermo
Molto attesa per la prima del nuovo allestimento di Otello in programma venerdì 21 febbraio. In primo luogo, in linea con le direttive di effettuare economie senza sacrificare la qualità, è una coproduzione con il San Carlo di Napoli dove approderà in aprile. In secondo luogo, la produzione verrà presentata in diretta hd in circa 200 sale cinematografiche in Italia e forse anche in un certo numero di Paesi stranieri. In terzo luogo, è già annunciato un dvd da parte di una delle maggiori case discografiche internazionali. Quindi, siamo alle prese non con un ordinario allestimento dell’opera verdiana ma con una produzione che intende lasciare il segno; sarà seguita anche dalla critica straniera di teatro in musica.
La messa in scena di Otello presenta grandi difficoltà a ragione della ardua scrittura sia orchestrale sia vocale. Verdi aveva 75 anni quando l’opera, dopo un lungo periodo di gestazione, ebbe la trionfale prima mondiale alla Scala. E’ al tempo stesso il culmine ed il superamento del melodramma: l’opera è ancora legata ad alcuni aspetti del genere alla base del successo e della fama di Verdi, ma, metabolizzata la rivoluzione apportata da Richard Wagner, protesa verso quella che sarebbe stata la musica del novecento. Prevede l’unico “tenore eroico” della tradizione italiana (il ruolo di Otello scritto pensando alla straordinarie capacità vocali di Francesco Tamagno trova raramente cantanti all’altezza). Sono essenziali un doppio coro di alto livello ed una concertazione che sappia cogliere sia il legame con il melodramma ottocentesco sia la carica innovatrice. Per questo motivo, è importante che due teatri di grande tradizione, abbiano messo insieme le loro forze per darne una rappresentazione adeguata e tale da attirare anche altri enti a noleggiarne la produzione. L’impianto scenico di cui mostriamo in anteprima i bozzetti è una struttura unica dove dominano le rovine (non solo di Cipro ma soprattutto dei sentimenti e dei rapporti umani) il blu del mare ed il rosso del sangue . E’ una struttura scarno ed efficace, ma soprattutto adattabile a palcoscenici di differenti dimensioni e che non dispongano delle strutture tecnologiche più aggiornate.
Per la drammaturgia e regia ritorna un grande nome Henning Brockuas per tanti anni isolatosi nel suo ritiro di Passo di Treia nel maceratese interrompendolo per poche nuove produzioni a Jesi e per le riprese dei grandi lavori fatti con Josef Svoboda negli Anni Novanta che, nati in Italia, si sono visti in tutto il mondo. Le scene sono di Nicola Ruberteli, i costumi di Patrizia Toffolutti, le luci di Alessanndro Carletti. Nel podio ci sarà Renato Palumbo che ha già primeggiato più volte nell’opera verdiana. Il ruolo del protagonista è affidato, a sere alterne, a Gustavo Porta un giovane tenore argentino dal timbro chiaro, dal volume generoso e particolarmente abile nel registro di centro; ha debuttato nella parte a Tel Aviv con successo e a Marius Vlad, il cui Otello ho recensito su questa testata dopo averlo ascoltato al Festival Enescua Bucarest. Jago è Giulio Meoni (ebbe la stessa parte con Muti in buca) in alternanza con Elia Fabbiani. Desdemona, una giovane e bella americana che ha recentemente trionfato a Roma in Norma, alla Scala in I due Foscari ed ha cantato di recente la parte al Petruzzelli di Bari.
BozzettiOtello_3
BozzettiOtello_7
BozzettiOtello_11
TM costume Desdemona 2014 Toffolutti

TM costume Otello 2014 Toffolutti

Nessun commento: