sabato 19 giugno 2010

Manon in scena a Roma strizza l'occhio al cinema Milano Finanza 19 giugno

Di Giuseppe Pennisi

inscena



Dopo 26 anni torna al Teatro dell'Opera di Roma Manon di Jules Massenet in una co-produzione con l'Opéra di Montecarlo. La pièce è in scena nella capitale fino al 24 giugno. I cinque atti acquistano un ritmo cinematografico anche perché il lavoro (in versione integrale con le parti parlate e due balletti) è diviso da un solo intervallo. L'efficace regia di Jean-Louis Grinda utilizza un unico impianto scenico e soluzioni essenziali (con elementi pittorici e architettonici del XVIII secolo) per dare vita ai singoli ambienti. Specchi ai due lati della scena sottolineano il dualismo tra erotismo e misticismo e tra fango e sogno, che caratterizzano i due protagonisti e il mondo che li circonda. In linea con la lettura tardo-ottocentesca che Massenet e i suoi librettisti fecero del romanzo dell'Abate Prévost, Manon è vista come una piccola borghese che perde se stessa aspirando alla ricchezza, al lusso e alla lussuria. De Grieux (nella novella cinico gaglioffo) è un bravo ragazzo portato dal seminario alla perdizione.
La parte musicale è affidata a uno specialista come Alain Guingal, il quale pone l'accento sul flusso melodico e sull'eleganza della partitura. Si alternano due cast, nel primo la brava Annick Massis, nonostante il passare degli anni, debutta nel ruolo di Manon. Sempre in questo cast emergono eleganti il fraseggio e i legato di Massimo Giordano. Nel secondo la scoperta è Jean François Borras, tenore lirico già apprezzato in Francia che promette un ruolo importante nella scena internazionale. (riproduzione riservata)

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