mercoledì 9 giugno 2010

E’ ALLA FINE VINSE L’EUROPA ……O NO! giugno

E’ ALLA FINE VINSE L’EUROPA ……O NO!
Giuseppe Pennisi
Al momento in cui viene scritta questa nota è difficile dire se e come i principali Paesi industrializzati stanno uscendo dalla crisi finanziaria ed economica internazionale iniziata nel luglio 2007. Tuttavia, non è prematuro chiedersi quale sarà il “supermodello” (ossia quello a cui molti Paesi aspireranno) per il “dopo crisi”. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale all’inizio del 21simo secolo, tale “supermodello” sono stati gli Stati Uniti.
Molti pensano che gli Usa non lo saranno più proprio in quanto, nella vulgata pubblicistica, la crisi è nata lì e da lì è stata trasmessa a resto del mondo tramite, principalmente, il forte disavanzo, ormai strutturale, della bilancia dei pagamenti americana ed il bassissimo tasso di risparmio di individui, famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni d’Oltre Oceano. Lo dicono, a tutto tondo, gli stessi americani, ad esempio, il film We All Fall Down sui mutui subprime – un lavoro studiato per la alta divulgazione , scritto e prodotto da Kenv Stocklin, diretto da Gary Gasgraith e distribuito dalla Icarus Films di New York (www.icarusfilms.com), una delle migliori case di film con contenuti didattici. Lo ho utilizzato in corsi di economia internazionale e di politica economica internazionale e si è rivelato molto efficace. Anche e soprattutto , pur mostrando le distorsioni che hanno portato alla crisi, non cade nell’anticapitalismo di maniera. Nel suo ultimo libro, Luciano Pellicani, uno dei maggiori studiosi europei di questi temi, non solo passa in rassegna le varie anime e forme dell’anticapitalismo sin dal 12simo secolo ma documenta come la bancarotta planetaria del collettivismo- centrato sul piano unico di produzione e di distribuzione – non ha alternative: è l’unico modo per fare lievitare la ricchezza delle Nazioni. Lo stesso Pellicani conclude che per questa ragione la socialdemocrazia ha deciso , saggiamente, di scendere a patti con il capitalismo.
Ma quale tipo di capitalismo potrà essere il “supermodello” per il “dopo crisi”. Un altro film per la didattica che utilizzo in aula è, sempre dal catalogo Icarus,The World’s Next Supermodels di Ijsbrand van Veeelem. Al pari di We All Fall Down, non è distribuito, neanche su canali televisivi educational, nonostante lo si veda su televisioni stranieri. Il film non è apodittico, ossia non indica un modello possibile da seguire nel “dopo-crisi”, ma, con lo stile di un “giallo”, contiene un vero e proprio dibattimento processuale: una giuria di tre persone (Wilem Buiter della London School of Economics, Parag Khanna della New America Foundation and Amy Chua di Yale University), data per scontata la fine del “modello americano”, che ha perso lustro proprio a ragione della crisi, esaminano tre modelli alternativi con l’ausilio di prove documentarie (filmati) e testimoni privilegiati (Kishore Mahbubani, Marcello Neri, and Wouter Bos). Mahbubani è l’autore di un best seller – The New Asian Emisphere – ed un vigoroso supporter del modello asiatico di sviluppo come evoluto negli ultimo dieci anni. Neri guida un think tank economic brasiliano e favorisce la strategia di lungo periodo varata in Brasile dal Governo Lula . Wouter Bos, infine, è Ministro delle Finanze dei Paesi Bassi, il quale sostiene che , nonostante i suoi limiti, il modello “economia sociale di mercato”. Il dibattito è animato come un dramma di Agatha Christie anche e soprattutto in quanto i “testimoni” devo portare prove, non unicamente indizi. I giurati non sono chiusi in una stanza (come in un celebre film di Sydney Lumet) ma ciascun nel proprio ufficio discutono in teleconferenza tra New York, Londra e New Haven. Il verdetto? Il “modello europeo” pare il vincitore, specialmente a ragione della “resistenza” che ha mostrato di fronte alla crisi. Resta, però, un dubbio: il film è stato girato prima della “crisi” che iniziata con i problemi della Grecia si è estesa a Spagna e Portogallo e rischia di mettere a repentaglio l’area dell’euro. Si arriverà allo stesso giudizio tra qualche mese?

Riferimenti

Gary Gasgarth We All Fall Down: The American Morgage Crisis Icarus Fims, New York 2009
Luciano Pellicani Anatomia dell’anticapitalismo Rubettino Soveria Manelli 2010
Ijsbrand van Veelen The World’s Next Supermodel Icarus Fim, New York 2009

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