La Francia al Festival delle
Nazioni
AddThis Sharing Buttons
Share to WhatsAppShare to TwitterShare to FacebookShare to Google+Share to
LinkedInShare to E-mail
Il Festival
delle Nazioni (Città di
Castello 23 agosto-3 settembre) è una manifestazione di cui si parla meno del
meritato. Va apprezzata per tre ragioni: a) ogni anno porta nella città umbra
dove risiede uno dei maggiori compositori italiani, Salvatore Sciarrino, una
rassegna musicale imperniata su una delle Nazioni Europea; 2) porta in Italia
una sintesi della musica, soprattutto recente di questa Nazione; c) prevenendo
la crisi del finanziamento pubblico ha messo in atto un sistema di crowfunding.
Città di Castello è una delle rare città dell’Italia centrale che non può
sfoggiare un teatro storico; per questo motivo, i concerti vengono eseguite in
Chiese affrescate da pittori famosi quali Luca Signorelli), nel cortile del
Castello Bufalini e nei saloni del Palazzo della Cannoniera.
Il budget è
di circa 630 mila euro, di cui 115 mila provengono dal Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo, 167 mila dalla Regione Umbria ed il
resto da un vasto numero di sponsor locali (vedi l’elenco degli sponsor) oltre che dalla biglietteria. Al di là
dell’apporto finanziario il ‘crowfunding’ è strumento per far sì che
l’imprenditoria e la società civile partecipino attivamente alla manifestazione
. In tal modo,la manifestazione diventa anche strumento di coesione sociale.
La formula vincente – dice il Presidente del Festival Giuliano Giubilei- è
da un lato intransigenza sulla qualità artistica e dall’altro un’idea che porti
il pubblico ad appassionarsi a temi legati all’attualità.
Come mostra il programma, la rassegna non riguarda
tutta la musica francese, dai madrigali e le chanson medievali ai giorni
nostri, ma la musica dalla fine della Belle Ėpoque a oggi: tra i lavori
(dato che si intende toccare anche l’attualità scottante) anche una commissione
data dal festival ad un compositore contemporaneo Pierre Thilloy , ispirato al
racconto di Emile Zola L’Argent in cui si tratta di speculazioni
finanziarie finite malissimo.
16/08/2016
Nessun commento:
Posta un commento