mercoledì 6 agosto 2014

Un Festival piccolo piccolo ma di grande rilievo in Formiche mensile agosto

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Palchi
e platee
di Beckmesser
Tra i circa cinquanta festival musicali
che ogni estate vengono realizzati
in Italia, uno dei meno noti,
ma più significativi, è Opera Barga.
Si distingue dagli altri per vari
aspetti. In primo luogo, si svolge in
un piccolo borgo (Barga) considerato
tra i più belli della Garfagnana
e ha come sua sede un teatro
(il Teatro dei differenti), costruito
nel 1668 (ma rifatto più volte) su
iniziativa delle famiglie più in vista
del luogo. Il teatro ha appena 270
posti, perfetto per non sforzare le
voci di cantanti giovani e per avere
un’ottima acustica. In secondo
luogo, non nasce da un’iniziativa
di enti pubblici e con finanziamenti
pubblici, ma nell’ormai lontano
1967 da un progetto autofinanziato
dei coniugi inglesi Peter Hunt
e Gillian Armitage: entrambi professionisti
di teatro, si sono dati
l’obiettivo di contribuire alla formazione
e al lancio di giovani cantanti,
strumentisti e artisti scenici e di
fornire loro una vetrina prestigiosa
e un’importante occasione di confronto
e maturazione artistica. In
terzo luogo, Opera Barga colma un
vuoto che avrebbe dovuto colmare
il ben più noto – e più ricco (anche
se passa da una crisi finanziaria
a un’altra) – Maggio musicale
fiorentino: la riscoperta di lavori
dimenticati. In alcune occasioni
(l’anno pucciniano) Opera Barga si
è rivolta a temi contingenti, in altre
ha presentato lavori del Novecento
storico e contemporaneo: la sua
vocazione è scavare nell’immenso
patrimonio antico. Ciò ha comportato
un lungo periodo di ricerca
sull’opera vivaldiana, con l’esecuzione
di cinque opere del maestro
veneziano (Arsilda Regina di Ponto,
Orlando Furioso, Tito Manlio, Motezuma,
Atenaide), tutte dirette
dallo specialista Federico Maria
Sardelli con la sua orchestra Modo
Antiquo, alla musica da camera
eseguita durante Musica nei borghi
da Simone Bernardini e l’Ensemble
Le Musiche, passando per opere
da camera come il Da capo di
Gaetano Giani Luporini, i Pazzi per
progetto di Gaetano Donizetti.
Opera Barga si è affermata, forse
più all’estero che in Italia, come
una preziosa fucina di idee, metodi
e talenti. Oggi questo festival, costituito
in associazione culturale, è
diretto dal figlio dei due fondatori,
Nicholas Hunt, e dai soci dell’associazione.
L’organizzazione degli
eventi beneficia della collaborazione
di una rete di partner istituzionali
e non, locali, nazionali ed
esteri, a sottolineare ulteriormente
la vocazione di nesso tra realtà e
mondi diversi, nel nome della musica
e del teatro.
L’orchestra del Festival Auser Musici
è un ensemble specializzato
in musica barocca toscana con
18 dischi all’attivo. Quest’anno
viene presentata in forma scenica
(e registrata) l’opera Il Bajazet
di Francesco Gasparini. Nato a
Camaiore nel marzo del 1661, fu
imitato da Haendel, ammirato da
Bach, scrisse oltre 60 opere molto
popolari all’epoca e contribuì alla
formazione di musicisti come Benedetto
Marcello, Joachim Quantz
e Domenico Scarlatti. Il Bajazet
del 1719 è una delle ultime sue
opere, scritta quando aveva quasi
sessant’anni, ed è considerata la
sua miglior composizione insieme
all’Ambleto di cui non è stata conservata
la musica. La produzione
di Bajazet a Barga rappresenta la
prima mondiale in tempi moderni.
Il cast, internazionale, è stato selezionato
mediante audizioni tenutesi
presso il Teatro Verdi di Pisa. Hanno
partecipato oltre 100 cantanti.
La protagonista femminile è il
mezzo soprano Giuseppina Bridelli,
affiancata dalla giovane Ewa Gubanska,
che poche settimane dopo
l’assegnazione del ruolo di Irene ha
vinto la prestigiosa Haendel singing
competition di Londra. A ricoprire
il complesso e virtuosistico ruolo
che fu del famoso baritenore
modenese Francesco Borosini, è
stato scelto il pluripremiato tenore
Leonardo De Lisi. Altra peculiarità
della produzione è la compresenza
di tre controtenori italiani: Filippo
Mineccia, Antonio Giovannini e
Raffaele Pe. L’orchestra è composta
da 9 archi, 2 oboi (flauto), 2
corni, fagotto, tiorba e clavicembalo.
La prossima stagione Il Bajazet
sarà a Pisa e verosimilmente nel
circuito dei teatri toscani. Una vera
chicca.
Un festival piccolo piccolo,
ma di grande rilievo

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