mercoledì 6 agosto 2014

iù peggiora la crescita più l’Italia diventa primo contributore Ue in Avvenire 7 agosto



Il caso

    Più peggiora la crescita più l’Italia diventa primo contributore Ue

L
e arcigne autorità europee spesso guarda­no con sussiego l’Italia. Eppure, cosa nota, siamo i principali contributori dell’Unio­ne Europea se si prende come metro l’incidenza del nostro saldo netto sul Pil. Un saggio predi­sposto da Giuseppe Roma del Censis dimostra che, all’ultima conta, l’incidenza del contributo netto dell’Italia era pari all’1,06% del Pil rispetto all’1,03% di Francia e Spagna, allo 0,97% della Ger­mania e allo 0,85% del Regno Unito. Meno noto è il fatto che, se non cambiano regole e prassi, in fu­turo tale incidenza relativa è destinata ad au­mentare semplicemente perché; secondo le pre­visioni dei 20 maggiori istituti di ricerca econo­metrica mondiale del gruppo del consensus (tut­ti privati), l’andamento del nostro Pil pare destinato ad essere peggio­re di quello degli altri maggiori part­ner. Tanto che, qualora il Pil conti­nuasse a peggiorare in termini relativi, l’incidenza del saldo negativo dell’Italia con la Ue potrebbe arrivare all’1,2%, men­tre quello del Paese più grande ed a più alto reddito, la Germania, si assesterebbe sullo 0,9%. In termini assoluti, negli anni della crisi 2007-2013, a consuntivo l’Italia ha versato al­l’Europa 106 miliardi e ricevuto accrediti per 65, con un saldo netto di miliardi..

Giuseppe Pennisi
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