Il convegno.
Costruire l’infrastruttura sociale
Mentre le cronache sono monopolizzate del
'pasticciaccio brutto' delle quattro banche alla soglia del fallimento, pochi
hanno notato che in un convegno romano 60 relatori e 300 partecipanti
provenienti da vari Paesi dell’Europa, dell’Asia e degli Stati Uniti
esploravano l’altro volto degli istituti di credito: il loro ruolo negli
investimenti a lungo termine per la crescita e lo sviluppo e nel sollievo dalla
povertà.
Il Rome Investment Forum 2015 è stato
orchestrato dalla Federazione Banche ed Assicurazioni (FeBAF) in collaborazione
con una dozzina di altre organizzazioni, tra cui la Centesimus Annus Pro
Pontifice Foundation. È stato aperto da una relazione introduttiva del ministro
dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan. Il cardinale Pietro Parolin,
se- gretario di Stato vaticano, non potendo intervenire, ha fatto leggere un
messaggio sulla centralità della persona negli investimenti a lungo termine e
sulla necessità che essi vengano valutati anche e soprattutto nella loro
dimensione sociale. Noi abbiamo sottolineato più volte come in Europa ed in
Italia in particolare il ritorno su un sentiero di crescita richieda
investimenti a lungo termine diretti non solo ad un maggiore utilizzazione
della capacità produttiva (specialmente del lavoro) nel breve termine ed un
aumento della produttività nel più lungo periodo. Nel contesto attuale, ha
sottolineato il presidente della Febaf Luigi Abete, è necessaria una «rivoluzione
culturale» perché non si può attendere una redditività finanziaria elevata come
nel passato. Assume grande importanza la redditività sociale (il contributo
alla società nel suo complesso, segnatamente alle fasce meno favorite) tema che
è stato presentato da D. Domingo Sugranyes Bickel, presidente della Centesimus
Annus Pro Pontifice Foundation e da Margareta Wahlström, inviato speciale del
segretario generale dell’Onu per la Riduzione dei rischi da disastri.
L’infrastruttura sociale, è stato sottolineato, è un complemento essenziale
della 'infrastruttura fisica' (strade, ponti), delle reti telematiche e
dell’aumento del capitale intangibile (ricerca, brevetti). Una delle
raccomandazioni è dare maggiore attenzione al micro-credito ed al finanziamento
di edilizia abitativa per fasce a basso reddito, a scuole, università ed
ospedali. È stata messa in rilievo l’attenzione sulla esigenza di investire in
'capitale etico', come le fondazioni, per guadagnare fiducia pubblica e
credibilità nel perseguimento del bene comune.
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L’obiettivo è il bene comune che
passa dall’individuazione di vie che partono dal basso aiutando la parte più
debole della società
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