Rusalka a basso costo
commuove Roma
di
Giuseppe Pennisi
Rusalka
di Antonin Dvorák è l'opera inaugurale del Teatro dell'Opera di Roma in scena
fino al 14 dicembre. Alla prima, la maggior parte degli applausi era per Denis
Krief, autore di scene, costumi e luci, che ha presentato un allestimento
efficacissimo e a basso costo, solo 50 mila euro, facilmente trasportabile in
altri teatri al fine di facilitare fruizione e condivisione delle spese. Sicuramente questa è una strada da
seguire per la rinascita del teatro romano, il cui risanamento comporta una
rigida cura dimagrante e l'aumento della produttività. L'opera è un apologo di
amore in forma di fiaba. Coro e orchestra hanno dato una magnifica prova,
nonostante la preparazione sia avvenuta in una fase di tensione. Ciò si deve
alla maestria del giovane direttore d'orchestra Eivind Gullberg Jensen, che
entra negli anfratti più complessi di una partitura in cui una base
tardo-romantica si fonde con elementi wagneriani e motivi tratti da musica
popolare slava. I protagonisti Svetla Vassileva e Maksim Aksenov sanno essere
commuoventi nel loro amore impossibile. Sensuale Michelle Breedt nel ruolo
della principessa, rivale della ninfa Rusalka. Ottimi nel canto e nella
recitazione Larissa Diadkova (la strega) e Steven Humes (lo Spirito
dell'acqua). (riproduzione riservata)
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