OPERA/ Non
c'è Natale senza lo Schiaccianoci
Pubblicazione: martedì 23 dicembre 2014
Lo Schiaccianoci romano
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Schiaccianoci di Pëtr Illic Tchaikovsky è lo spettacolo principe di
questo periodo. Dall'Opéra di Parigi al Covent Garden di Londra, dal
Metropolitan di New York all'Opera di Vienna. Anche quest'anno i nostri teatri
si sono adeguati. Dalla Scala al Teatro dell'Opera di Roma, ma anche al San
Carlo di Napoli, si danza il balletto tratto da un racconto di E.T.A. Hoffmann che
lo stesso autore considerava “decisamente non per bambini”.
Narra del sogno di una bambina che si innamora
di un pupazzo-schiaccianoci regalatole per Natale. Una delle ultime opere di
Tchaikovskij - quando il compositore attraversava la crisi sensuale che lo
portò al suicidio – viene di norma presentato in una versione favolistica
edulcorata (quale quella della prima a San Pietroburgo nel 1892). Di recente ,
coreografie di Nurayev e di Crancko ne hanno riscoperto (in linea con una
partitura morbida e morbosa, più vicina al Novecento ormai alle porte che al
tardo-romanticismo) il contenuto erotico, specialmente nel valzer dei fiori e
nel pas-de-deux con cui termina il quarto quadro.
A Parigi è stata ripresa, all’Opéra-Bastille, la
coreografia di Nurayev che a cavallo tra la fine degli Anni Sessanta e l’inizio
degli Anni Settanta in quanto basata su un sogno erotico della protagonista,
con tanto di onanismo. Oggi non scandalizza, ma annoia anche a ragione della
enorme e fredda struttura in cemento e vetro voluta da Mitterand (noto
melomane) per portare l’opera ‘al popolo’.
Alla Scala di Milano ha debuttato la superstar Roberto
Bolle in coppia con Maria Eichwald nella nuova produzione firmata dal
coreografo di origine spagnola Nacho Duato, in scena sino al 18 gennaio. Nei
diversi cast anche Nicoletta Manni e Claudio Coviello, Vittoria Valerio e
Angelo Greco, Virna Toppi e Antonino Sutera. E’ una lettura neoclassica con
molto atletismo e virtuosismo ed un apparato scenico grandioso. Dirige con
grande perizia Vladimir Fedoseyev, E’ probabilmente uno spettacolo che resterà
in repertorio per diversi anni, anche se si distanzia dalla originale
coreografia di Petita a cui il pubblico milanese si è assuefatto per decenni.
Si rifà alla versione originale di Petita e del suo
successore Ivanov, lo 'Schiaccianoci' di Alessandra Panzavolta, direttrice
della compagnia del Teatro San Carlo di Napoli. Sul palcoscenico due guest
d'eccezione, Alessandro Macario e Anbeta Toromani, uniti in scene e nella
vita.
A Roma sono in scena per tre differenti edizioni - una
de Il Balletto di Roma, una di una compagnia russa in tournée e la ripresa, al
Teatro dell'Opera di Roma la produzione di Amedeo Amodio, che si è avvalso
della collaborazione, per le scene e i costumi di Lele Luzzati e delle 'ombre'
del Teatro Gioco Vita. Un vero gioiello surrealista, originalissimo e fresco
adesso come quando debuttò circa un quarto di secolo fa. Numerose le star
internazionali per l'occasione nella capitale sino al 4 gennaio, tra le quali,
Ashley Bouder, principal dancer del NYCB, Maria Yakovleva, first soloist della
Wiener Staatsoper accanto agli italianissimi Alessandra Amato, prima ballerina
del Teatro dell'Opera di Roma, Claudio Cocino, Alessia Rezza, Giuseppe
Schiavoni. Un’occasione da non perdere.
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