Un Anello
lunghissimo tutto d'un fiato
di Giuseppe Pennisi
In quel lembo del Tirolo che
entra in Baviera, in una cittadina rurale di 1.500 abitanti, Erl, si svolge un
festival estivo che ha ormai fidelizzato un pubblico proveniente da Monaco e da
Salisburgo, ma anche dall'Italia. Ha tre lustri di vita e si svolge in luglio
nella Passionspielhouse, una struttura ad anfiteatro di 1.500 posti costruita
negli anni 50 per le rappresentazioni della Passione messa in scena dal
villaggio ogni sette anni. Quest'estate vengono messi in scena fino al 3
agosto tre cicli di Der Ring (Anello del Nibelungo di Wagner - quattro opere
per 15 ore complessive di musica). Un'impresa che richiede circa 180
orchestrali (quasi la metà italiani), una sessantina di solisti e numerosi
effetti speciali. È un lavoro attualizzato ma senza messaggi: una vicenda di
brama per il potere e per il denaro a cui si giustappongono i due protagonisti,
Siegfried e Brünnhilde. L'allestimento si caratterizza per pochi mezzi e molta
immaginazione. Per esempio, l'incantesimo del fuoco è realizzato con sei arpiste
in abiti da sera fiammanti sul boccascena. Le valchirie cantano scorrazzando in
mountain bike, gli dei giocano a golf, Sigfrido salta come un atleta da una
parte all'altra dell'immenso palcoscenico. (riproduzione riservata)
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