Cenerentola trasloca al self-service
di Giuseppe Pennisi
Torna tra poche settimane al Festival Estivo di
Salisburgo l'edizione de La Cenerentola di Gioachino Rossini che ha debuttato
al Festival di Pentecoste della città austriaca. È uno spettacolo originale e
divertente con la regia di Damiano Michieletto che situa l'azione in un self
service ai giorni nostri dove Angelina (la cenerentola del titolo) deve
sgobbare dalle cinque del mattino a mezzanotte, senza neanche rendersi conto della
propria condizione e delle angherie cui la sottopongono le sorellastre. Cecilia Bartoli svetta nel ruolo, soprattutto nelle arie di coloratura da
equilibrista vocale, ed è affiancata da cantanti di spicco: Lynette Tapia,
Hilary Summers, Javier Camarena, Enzo Capuano, Nicola Alaimo, Ugo Guagliardo.
Sul podio, Jean-Christophe Spinosi. In cinque giorni oltre a La Cenerentola è
stato messo in scena un Barbiere di Siviglia per marionette ed eseguiti due
concerti rossiniani. I risultati parlano chiaro: 14.300 spettatori provenienti
da 54 paesi. In tre anni la Bartoli ha dimostrato non solo di essere l'unico
mezzosoprano contemporaneo in grado di cantare i ruoli composti per la mitica
Maria Malibran, ma anche di essere manager di livello. Nelle sue mani il Festival
di Pentecoste è diventato una manifestazione a tema, i cui lavori vengono
ripresi nella più lunga kermesse estiva e da teatri in tutto il modo.
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