Roma sulle punte tra Bejart e
Cajkovskij
di Giuseppe Pennisi
Fino al 25 luglio è in scena, nella cornice delle
maestose rovine delle Terme di Caracalla, sede estiva del Teatro dell'Opera di
Roma, un piccolo festival di danza. L'evento è iniziato con una tappa della 27ª
tournée europea del Tokyo Ballet, depositario unico delle coreografie di
Maurice Béjart. Lo spettacolo tocca varie città con un trittico di squisita raffinatezza:
le Sette Danze Greche di Miki Theodorakis, un breve Don Giovanni su una
partitura giovanile di Fréderic Chopin e la sontuosa Sagra della Primavera di
Igor Stravinskij. Il secondo appuntamento prevede la messinscena de Il lago dei
cigni di Petr Ilic Cajkovskij, uno dei balletti più rappresentati al Teatro
dell'Opera di Roma dove ha superato 100 rappresentazioni (più che al Bolshoi di
Mosca). In questa tornata sarà in scena fino al 15 luglio. La coreografia e le
scene di Maurice Bejart, basate solo in parte sul lavoro originario di Marius
Petipa e Lev Ivanov, puntano sulla sensualità. La compagnia di ballo è giovane
e prevalentemente italiana: nel ruolo di Odile/Odette si alternano Iana
Salenko, Alessandra Amato e Ludmila Pagliero, in quello del Principe Siegfried
Giuseppe Picone e Paulo Arrais. Concerta Nik Kabaretti, uno specialista della
materia. Gran finale tra il classico e il moderno: una tappa a Roma di Roberto
Bolle and Friends. Il balletto ha un proprio numeroso pubblico a Roma: la vasta
platea delle Terme è quasi sempre affollata. Ci sono anche spettacoli di danza
a Villa Adriana e in altri luoghi suggestivi. (riproduzione riservata)
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