Traviata in
viaggio con un pubblico giovane
di Giuseppe
Pennisi
L'ultima
replica a Torre del Lago è prevista 18 agosto, ma Traviata, andata in scena sul
lago di Massacciuoli, approderà in autunno a Livorno, Pisa, Lucca e forse Firenze,
ossia i teatri che la coproducono all'interno di un progetto europeo per la
formazione di giovani artisti. L'idea di base è quella di produrre opere low
cost e di promuovere un cambiamento generazionale del pubblico.
La regia di Paolo Trevisi e la scena unica di Poppi Ranchetti (facilmente
adattabile a differenti palcoscenici) propongono un allestimento tradizionale.
L'opera è ambientata a metà Ottocento, con costumi d'epoca neri per tutti
tranne per la protagonista, vestita in bianco. Gli allievi di corsi di
perfezionamento del Maggio Fiorentino appaiono in numerosi ruoli secondari. Un
veterano (Fabrizio Carminati) è in buca e altri due (Massimiliano Pisapia e
Stefano Antonucci) sono tra i protagonisti in palcoscenico. La vera sorpresa è
Silvia della Benetta, giovane di solito relegata ai circuiti secondari. Lo
spettacolo non è innovativo ma dimostra che si può fare teatro in musica di
buona qualità (e itinerante) con budget ristretti.
È invece
innovativo l'ingresso di Verdi nel tempio pucciniano. Il programma di
quest'anno è infatti diversificato, include balletto e canzone d'autore e si
internazionalizza. La nuova Tosca è pensata per il festival internazionale di
Macao e per le piazze asiatiche, Bohème viene da Hong Kong e Madama Butterfly
ha uno scenografo giapponese. (riproduzione riservata)
Nessun commento:
Posta un commento