InScena
Le donne protagoniste nel seguito de Il Flauto Magico
di Giuseppe Pennisi
A Salisburgo è in scena la prima mondiale in tempi moderni di Das Labyrinth (Il Labirinto), seguito de Il Flauto Magico. Dopo 800 repliche soltanto a Vienna, l'impresario Emmanuel Schikaneder voleva dare un seguito alla penultima opera di Mozart e mise in scena Das Labyrinth collezionando ben 80 repliche in due anni.
Testo e partitura si persero, ma esisteva una copia dello spartito e con un accurato lavoro filologico si è potuto allestire un'edizione critica che dal festival si appresta a decollare verso numerosi teatri europei. Nonostante richieda ben 15 solisti, si prospetta un futuro migliore di altre riprese perché il lavoro è divertente e la musica - un ponte tra la genialità di Mozart e il romanticismo tedesco - gradevole. Mentre nell'opera di Mozart i personaggi rappresentano lo scontro tra bene e male, la seconda puntata è una commedia borghese in cui i giovanotti (Tamino e Papageno) vengono tentati da fanciulle facili, ma tutto si ricompone grazie alle capacità proto-femministe di Pamina e Papagena e la saggezza dei genitori (Sarastro, diventato generale, e la Regina della Notte che rinuncia alle velleità di potere). L'allestimento nel cortile barocco del Palazzo Arcivescovile sembra sontuoso anche se è a basso costo. Ivor Bolton concerta l'orchestra del Mozarteum. Tra i solisti spiccano Christof Fischesser (Sarastro), Julia Novikova (Regina della Notte), Michael Shade (Tamino), Malin Harterius (Pamina) e Thomas Tatzl (Papageno). (riproduzione riservata)
Le donne protagoniste nel seguito de Il Flauto Magico
di Giuseppe Pennisi
A Salisburgo è in scena la prima mondiale in tempi moderni di Das Labyrinth (Il Labirinto), seguito de Il Flauto Magico. Dopo 800 repliche soltanto a Vienna, l'impresario Emmanuel Schikaneder voleva dare un seguito alla penultima opera di Mozart e mise in scena Das Labyrinth collezionando ben 80 repliche in due anni.
Testo e partitura si persero, ma esisteva una copia dello spartito e con un accurato lavoro filologico si è potuto allestire un'edizione critica che dal festival si appresta a decollare verso numerosi teatri europei. Nonostante richieda ben 15 solisti, si prospetta un futuro migliore di altre riprese perché il lavoro è divertente e la musica - un ponte tra la genialità di Mozart e il romanticismo tedesco - gradevole. Mentre nell'opera di Mozart i personaggi rappresentano lo scontro tra bene e male, la seconda puntata è una commedia borghese in cui i giovanotti (Tamino e Papageno) vengono tentati da fanciulle facili, ma tutto si ricompone grazie alle capacità proto-femministe di Pamina e Papagena e la saggezza dei genitori (Sarastro, diventato generale, e la Regina della Notte che rinuncia alle velleità di potere). L'allestimento nel cortile barocco del Palazzo Arcivescovile sembra sontuoso anche se è a basso costo. Ivor Bolton concerta l'orchestra del Mozarteum. Tra i solisti spiccano Christof Fischesser (Sarastro), Julia Novikova (Regina della Notte), Michael Shade (Tamino), Malin Harterius (Pamina) e Thomas Tatzl (Papageno). (riproduzione riservata)
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