sabato 11 agosto 2012

Rossini, Ciro in Babilonia entra in un film muto in Milano Finanza 11 agosto

InScena


Rossini, Ciro in Babilonia entra in un film muto

di Giuseppe Pennisi



Giunto alla 33sima edizione, il Rossini Opera Festival, che si svolge a Pesaro da 10 al 23 agosto, presenta, unitamente alla ripresa di Matilde di Shabran e de Il Viaggio a Reims un nuovo allestimento de Il signor Bruschino e l'edizione critica di Ciro in Babilonia, opera che ebbe scarso successo alla prima nel 1812, quando il ventenne Gioacchino dovette frettolosamente mettere in musica un libretto biblico, improbabile nella trama e nei versi.

Persosi l'originale, l'edizione contemporanea è il frutto di una complessa operazione musicologica della Fondazione Rossini.

Ciro in Babilonia non è fra le maggiori partiture del pesarese ma il Rof ha reso lo spettacolo gradevole grazie alla spiritosa di idea del regista David Livermore e dello scenografo Nicola Boveys di presentare l'azione come fosse quella di un film muto di soggetto biblico dell'epoca in cui a Cinecittà e a Hollywood anche l'inverosimile pareva avesse un tocco di realtà. Come in un film d'inizio Novecento, il truce Re di Babilonia Baldassarre (tenore) ha imprigionato la moglie (soprano) e il figlio di Ciro (contralto). Vuole far sua la donna e uccidere il bimbo, ma al termine di intrighi di ogni sorta, tradimenti e battaglie, i buoni trionfano e i cattivi sono puniti. Ottime le voci (specialmente Eva Poddles, Jessica Pratt e Micheal Spyres) in arie e duetti davvero impervi. Baldanzosa e di livello l'orchestra del Teatro Comunale di Bologna, diretta da Will Crutchfield. La produzione è in collaborazione con il Caramoor International Music Festival, nei pressi di New York. Dopo la proposta in due importanti festival internazionale, si vedrà se, a due secoli dal debutto a Ferrara, Ciro in Babilonia inizierà a viaggiare. (riproduzione riservata)

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