venerdì 22 giugno 2012

Il sogno di Britten, magia all'Opera di Roma in Milano Finanza 23 giugno


InScena
Il sogno di Britten, magia all'Opera di Roma
di Giuseppe Pennisi

A mid-summer night's dream di Benjamin Britten è all'Opera di Roma fino al 26 giugno e rappresenta un anticipo delle celebrazioni per il centenario dalla nascita dell'autore nel 2013. È un'edizione nuova di zecca di Paul Curran (con le scene e i costumi di Kevin Knight), ambientata in un museo di storia naturale in cui si dipana, tra finzione e realtà, il complicato intreccio dei rapporti fra quattro coppie in un mondo di fate e folletti.
Il gioco, gli amori, le liti e gli scambi di partner declinano una vasta gamma di rapporti erotico-sentimentali e il rimpianto della giovinezza (per due delle quattro coppie, ormai un ricordo). Una scena unica, con pochi elementi per caratterizzare i differenti ambienti, rende lo spettacolo a basso costo e facilmente trasferibile. La direzione musicale di James Conlon mette in risalto l'abilità di Britten nel riallacciarsi alla tradizione musicale rinascimentale britannica, incorporando tecniche rigorosamente novecentesche di costruzione di ogni scena su un unico tema. La concertazione è cameristica, l'organico molto essenziale, composto da cembalo, due arpe e piccole pattuglie di archi, fiati, ottoni e percussioni. Nonostante le vaste dimensioni del Teatro dell'Opera non favoriscano le sonorità concepite per una sala in legno di 400 posti, raramente le percussioni e i fiati hanno avuto una smalto così chiaro. In scena ci sono voci giovani, fra cui Lawrence Zazzo, un magnifico controtenore. (riproduzione riservata)

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