FILARMONICA/ Nel segno di John
Cage a cent'anni dalla nascita
giovedì 28 giugno 2012
L'evento a Roma
Approfondisci
Una grande idea per questo inizio d’estate. A
Roma, a due passi da piazza del Popolo, nella Sala Casella e negli spazi
all’aperto del Bosco filarmonico, dal 25 giugno all’8 luglio, è in corso un
programma di musica, danza, mostre, giochi, incontri e proiezioni per una
programmazione che sorprende e diverte a partire dall’esecuzione in prima
assoluta di Bonn!,
una "patacca" beethoveniana per violino solo donata da Mussolini alla
Filarmonica nel 1927. In primo luogo, Open
session aperte a tutti i musicisti che abbiano voglia di fare
musica, con un nuovo spazio dedicato ai writers
e ai loro disegni.
Cinque
le nazioni ospiti (Norvegia, Austria, Armenia, Iran, Burkina Faso) con i loro
migliori artisti, alcuni per la prima volta a Roma, e le grandi interpreti
Maria Pia De Vito, Monica Bacelli ed Elizabeth Norberg-Schulz quest’ultime in
un inedito duetto. Numerose le prime esecuzioni assolute fra cui la
performance Child of tree
della coreografa Alessandra Cristiani; Bocca
baciata non perde ventura… un originale incontro fra la musica
antica di Guillaume de Machault e una novella del Decameron con la voce jazz di Maria Pia De Vito;
La storia di un soldato
versione africana di quattro attori del Burkina Faso liberamente ispirata al
capolavoro di Stravinskij; Musica
su forma d’artista un inedito mix di acciaio, ottone, percussioni
ed elettronica realizzato con le sculture in metallo dell’artista romano Carlo
Lorenzetti.
Ma
la vera chicca è stata l’apertura a cui ho preso parte la sera del 25: un
festival nel segno di John Cage, di cui quest’anno si festeggia il centenario
della nascita.“Nel cuore di
Roma vive un luogo dove le vicende dell’arte e della natura della nostra città
si incontrano in un raro punto di equilibrio – ci dice Sandro
Cappelletto, direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana –. Un sito stratificato fino al mito e
contemporaneo, aperto alle arti, per un’identità così peculiare che il Fondo
Ambiente Italiano ha inserito la sede della Filarmonica tra i luoghi ‘segreti’
da svelare durante le giornate F.A.I. Porte Aperte. In questo spazio risonante
si svolgono I Giardini di Luglio. Protagonista è la musica; con lei, la danza,
il cinema, le arti visive, la fotografia, il gioco, il racconto, la
convivialità. Iniziamo con John Cage, maestro lieve e profondo,
capace di percorrere avventure inusuali per la cultura occidentale. Scacchista e pianista, yogi e
compositore, esperto di funghi e narratore. Nel centenario della nascita, c’è
un dolce/travolgente moto d’affetti per il suo modo di ‘abitare’ la musica,
ospitando una rassegna delle sue opere e chiedendo a compositori, acustici,
elettronici, sensibili all’uso della video-arte, di creare nuovi lavori
ispirati (anche) a lui, per un’Estate nel XXI secolo”.
Va’, vecchio John è il titolo delle prime due giornate
di lunedì 25 e martedì 26 giugno: il Centro Ricerche Musicali ha realizzato un
rivoluzionario allestimento sonoro dove le piante celano gli strumenti, i
diffusori di altissima tecnologia sembrano alberi, e il bosco filarmonico si
trasforma in un inedito, avvolgente spazio d’ascolto, dove la musica di Cage si
incontrerà con quella dei compositori del nostro tempo. La sua musica dunque,
ma anche la sua danza (con il debutto di Child of tree nuova coreografia a lui
dedicata da Alessandra Cristiani, artista in residence della Filarmonica) e il suo
mondo, in sostanza la sua allegra arte di vivere e creare: i video, gli scacchi
(con la partecipazione di scrittori, giornalisti, musicisti e volti noti dello
spettacolo che sfideranno giovanissimi giocatori di scacchi), lo yoga, l’I
Ching e – non potevano mancare – i funghi, di cui Cage fu appassionato e grande
esperto tanto da fargli vincere 5 milioni di vecchie lire alla popolarissima
trasmissione condotta da Mike Bongiorno Lascia
o raddoppia? nel 1958: un menu Cage a base di funghi e altre
ricette amate dal compositore statunitense sazierà il pubblico della
Filarmonica nelle due serate inaugurali.
Un omaggio a uno dei più creativi e originali compositori americani del XX
secolo, che la Filarmonica Romana ebbe fra l’altro l’onore di ospitare nella sua
stagione in un memorabile concerto (musiche di Cage), il 5 gennaio 1959, al
Ridotto del Teatro Eliseo: quella sera al pianoforte si alternarono John Cage e
Luciano Berio, affiancati dalla voce della grande Cathy Berberian. La prima
serata è stata affascinante anche in quanto il balletto è “itinerante”, ossia
il pubblico si sposta in varie parti del bosco seguendo la danzatrice mentre
vari complessi musicali (anche con strumenti, per lo più a percussione,
asiatici ed africani) sono disposi in vari angoli tra le piante. Molti, anzi
soprattutto, i giovani con un gruppo di anziani pieni di nostalgia di quando
Cage, con le sue improvvisazioni, rappresentava una delle punte
dell’avanguardia. Dopo le due giornate Cage, ancora musica
contemporanea e jazz.
© Riproduzione Riservata.