lunedì 20 febbraio 2012

Il centro storico dell’Aquila ricomincia con l’Opera in Quotidiano Arte 21 febbraio

L’Aquila, 25 febbraio

Il centro storico dell’Aquila ricomincia con l’Opera
Giuseppe Pennisi
Proprio come Vienna nell’immediato secondo dopoguerra. La Commissione del Piano Marshall considerò poco prioritaria la ricostruzione del Teatro dell’Opera sulla Ringstrasse e i viennesi fecero da soli completando il teatro e inaugurandolo con le nove opere più amate prima ancora che gli aiuti degli alleati rimettessero in moto i trasporti pubblici urbani.
A L’Aquila sabato 25 febbraio sono in scena due novità italiane di musica lirica. Debuttano il 23 al Teatro Olimpico di Roma e il 24 si vedranno a Foligno. È una coproduzione dell’Accademia Filarmonica Romana, degli Amici della Musica di Foligno e dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, tre enti privati che hanno optato per due operine “low cost”.
La prima è un dramma da concerto in un’introduzione e tre rounds Partita a pugni di Vieri Tosatti (scritto nel 1952, qui eseguito per la prima volta nella versione per piccola orchestra del ’64) , mentre la seconda, una novità di Riccardo Panfili, è una cantata ferroviaria scritta su libretto di Etierre Seicento, dal titolo Frecciarotta (2012).
Partita a pugni è composta tutta su un testo in romanesco degli anni Cinquanta a firma di Luciano Conosciani, per soggetto un incontro di boxe in una palestra romana; Frecciarotta riflette con ironia la realtà attualissima dei trasporti su rotaia, con un Coro di pendolari frustrati e rassegnati per i continui ritardi dei loro treni (Frecciarossa, Freccia bianca, / Carta oro, Freccia argento, / ma che tragedia arrivare / ad Agrigento) che assistono alla (s)vendita dell’azienda a una manager russa, che lavora per la Rusky deraja…
Interpreti di prim’ordine con il baritono Carlo Riccioli, il tenore Max René Cosotti, il soprano Daniela Mazzucato e l’attore Marco Zannoni che cura anche l’allestimento scenico; l’Orchestra Sinfonica Abruzzese è diretta da Marcello Bufalini, il Coro Zaccaria da Teramo da Paolo Speca.


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