lunedì 6 febbraio 2012

ALL’OPERA DI ROMA “COPPĖLIA”,UNA FAVOLA NON PER BAMBINI in Il Riformista 7 febbraio

ALL’OPERA DI ROMA “COPPĖLIA”,UNA FAVOLA NON PER BAMBINI
Beckmesser

Complimenti al Teatro dell’Opera: la sera del 3 Febbraio ha sfidato la nevicata ed è andata in scena la prima di arrivata Coppélia di Léo Delibes , coprodotta con il Ballet Nice Méditerrannée e con la coreografia di Eric Vu-An, noto per i suoi successi al Festival di Avignone. Il pubblico ingioiellato degli abbonati ha disertata in buona misura lo spettacolo. Ancora complimenti: sono stati fatti scendere dalle gallerie i frequentatori della piccionaia, invece numerosissimi. Per mera coincidenza, le rappresentazioni del lavoro di Delibes a Roma si accavallano per alcuni giorni con quelle de Les Contes de Hoffmann, di Jacques Offenbach alla Scala- ambedue tratti dal racconto del poeta e scrittore Ernst T.A Hoffmann, Der Sandmann, non certo una favola per bambini.
Un giovane che tradisce la fidanzata per una bambola meccanica credendola una fanciulla in carne e ossa. Offenbach la tinge di atmosfera carica di onanismo e feticismo con una conclusione tragica. Delibes la tratta la vicenda come una novella per educande a lieto fine in un'improbabile Galizia primaverile dove tutti, pur se tra qualche incomprensione, si vogliono bene. L'allestimento romano sfoggia giovani danzatori dell’Opéra di Nizza, l'uruguaiana Paola Acosta e l'italiano Alessio Passaquindici che si alternano con la prima ballerina del Teatro dell'Opera Gaia Straccamore e con Alessio Rezza. Mario Marozzi ha egregiamente sostituito Vu-An, infortunatosi, nell’inquietante ruolo di Coppelius, che tenta di “rubare” anime per darle ai suoi giocattoli meccanici. Di rilievo la concertazione di Koen Kessels . Pubblico poco, ma applausi tanti.

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