inscena
Pellegrinaggi dell'anima alla Sagra Musicale Umbra
di Giuseppe Pennisi
La Sagra Musicale Umbra è nata per promuovere la musica dello spirito, coinvolgendo un'intera regione e i principali complessi sinfonici e cameristici internazionali. Per quanto sostenuta quasi esclusivamente da privati e da enti locali è giunta alla sessantacinquesima edizione, in cui propone i pellegrinaggi dell'anima.
Una sorta di MiTo a tema dell'Italia centrale. Il programma offre almeno due concerti al giorno in tutte le città della Regione (con l'eccezione di Spoleto impegnata con la stagione del Lirico Sperimentale). Cosa suggerire? In primo luogo il concerto di apertura che, per la prima volta, viene eseguito non al Teatro Morlacchi ma nella Chiesa di San Bevignate a Perugia. Hesperion XXI è un raro confronto di musiche cristiane, sefardite, ottomane ed arabo-andaluse del XIV e XV secolo. Di grande rilievo anche il concerto in cui la Mahler Jugendorchester, creata da Claudio Abbado ma diretta in questa occasione dal giovanissimo David Afkham, si cimenterà con Hindemith (sinfonia di Mathis der Mahler) e Bruckner (Nona Sinfonia). Sempre nel comparto sinfonico, la Hofkappelle e il Kammerchor di Stuttgart, guidati dalla bacchetta di Frieder Bernius, offrirà l'incompiuta di Schubert, il rarissimo Requiem per Mignon di Schumann e il Requiem in do minore di Cherubini. In breve, un confronto sull'esistenza da Ancien Régime a Romanticismo. Un'ultima raffinatezza: per i 300 anni dalla nascita di Pergolesi, il suo Vespro della Beata Vergine (ricostruito per l'occasione) è affidato alla Kölner Akadmie (concerta Michael Willens con Gabriele Hierdeis e Ursula Eittinger solisti). (riproduzione riservata)
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