inscena
Orphée dalla Rive gauche agli inferi con le baccanti
di Giuseppe Pennisi
La 25sima edizione del RomaEuropa Festival, in scena fino al 2 dicembre, ha debutatto con Orphée di José Montalvo e Dominique Hervieu. Lo spettacolo è in linea con l'obiettivo della manifestazione, ossia quello di privilegiare l'innovazione mantenendo, però, un aspetto tradizionale.
L'evento si dipana tra 35 spettacoli, alcuni con più repliche (info: www.romaeuropa.net). L'Orphée è una versione moderna dell'«opéra-ballet», la musica di Monteverdi e Gluck è coniugata con ritmi moderni su nastro magnetico. Due soprani, un tenore, un controtenore e una vera e propria folla di acrobatici ballerini portano lo spettatore da moderni Campi Elisi sulla parigina Rive gauche agli inferi e all'ira delle baccanti che uccidono Orfeo quando, persa Euridice, si dedica a culti solo maschili. Lo spettacolo, la cui tournée internazionale tocca Reggio Emilia tra qualche settimana, funziona grazie ai bravi interpreti e ai due solisti di violoncello e tiorba. Per gli appassionati di musica elettronica in cartellone sono previsti anche gli interessanti Sensoralia e Visual Concert. Per coloro che preferiscono il classico contemporaneo sono da preferire i Kafka Fragments di Kurtag con la regia di Peter Sellars. Per i più tradizionali, la rara esecuzione della sinfonia Leningrado di Shostakovic diretta dal giovane ma già mitico Kirill Petrenko, il russo che ha rilanciato la Komische Oper di Berlino. (riproduzione riservata)
baccanti
Campi Elisi
inferi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento