martedì 28 settembre 2010

Libri, come prepararsi ad ascoltare la stagione dei grandi pianisti Il Velino 28 settembre

CLT - Libri, come prepararsi ad ascoltare la stagione dei grandi pianisti
Roma, 28 set (Il Velino) - In prossimità del bicentenario della nascita di Franz Listz, molte stagioni concertistiche dedicano ampio spazio al grande compositore e alla “scuola” da lui creata. Per esempio, l’Accademia di Santa Cecilia (i cui programmi iniziano il 16 ottobre) presenta sette maratone listziane con Berezovksy, Pappano e Campanella. Anche il Bologna Festival, pur imperniato sul moderno e sull’antico anziché sul romanticismo, è cominciato il 27 settembre con una maratona pianistica di Pietro De Maria. Oltre alla “Listzomania”, per mutuare il titolo di un bel film di Ken Russell del lontano 1975, c’è anche un’esigenza finanziaria. Molte organizzazione concertistiche, come i vari “Amici della Musica” sparsi su tutta la Penisola, danno priorità alla musica da camera e in particolare alla pianistica in una fase, come l’attuale, in cui i bilanci sono molto stretti.



Per i frequentatori di concerti, specialmente in città che non hanno l’offerta di Roma, Milano, Torino e Palermo, è di estrema utilità la collana “I grandi pianisti” del piccolo ma dinamico Zecchini Editore. Ce ne siamo già occupati a proposito delle ricorrenze di Chopin. Ora Piero Rattalino, che è stato direttore artistico di un’importante fondazione lirica (e che ha perso lustro da quando non se ne occupa più), ha appena pubblicato due libri che vanno gustati pagina dopo pagina. Il primo riguarda Alfred Cortot: “Il sosia”. Una curiosità per i non specialisti del mondo del pianoforte. Cornot non è stato un enfant prodige; voleva diventare un maestro concertatore. Appassionatosi di Wagner, dopo una visita a Bayreuth, organizzò a Parigi l’esecuzione del “Crepuscolo degli Dei”, da lui diretto. Grande successo artistico ma disastro finanziario. Da lì prese avvio una carriera pianistica internazionale, per saldare i debiti, che dal 1914 al 1962 si interseca con la storia d’Europa e del mondo, le due guerre mondiali, l’ascesa del nazismo, la Repubblica di Vichy in Francia, la ricostruzione. Europeissimo sino al midollo, la sua fama arrivò però negli Stati Uniti, dove venne riconosciuto il suo stile inconfondibile.



L’altro libro, riguarda Alfred Brendel: “La tartaruga”. Nato nel 1941, vincitore di grandi concorsi (quali il Busoni), si impose come professionista solidissimo a cui case discografiche e organizzazioni concertistiche potevano affidare gravose imprese. Solo dopo i 40 anni cominciò a farsi veramente notare e dopo la cinquantina a diventare quel protagonista internazionale che fu sino al suo ritiro dal concertismo con una trionfale tournee in tutto il mondo.

(Hans Sachs) 28 set 2010 13:04
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