giovedì 10 settembre 2009

CLT - Sagra Musicale Umbra, 64 anni di musica dello spirito Il Velino 10 settembre

Roma, 10 set (Velino) - Giunta al 64esimo anno di età, la Sagra Musicale Umbra si presenta ancora giovanissima. La manifestazione ha due caratteristiche che la distinguono da altri festival: in primo luogo, riguarda esclusivamente la musica “dello spirito”, si rivolge all’Alto, principalmente ma non esclusivamente cristiano (ci sono stati concerti anche buddisti); in secondo luogo, si svolge in molteplici città della regione con una grande partecipazione della popolazione. Per il programma completo, si veda www.perugiamusicaclassica.it. L’edizione 2009 della Sagra è dedicata a Santa Cecilia, patrona della musica. Non è solo una grande festa imperniata su Haendel e Haydn in occasione della ricorrenza dei 250 anni della morte del primo e dei 200 anni di quella del secondo. A loro si affiancano primizie barocche, con Purcell e Alessandro Scarlatti, una particolare attenzione al Novecento con Britten e alla musica contemporanea con nomi prestigiosi in cartellone: Ivan Fedele, Sofia Gubaidulina, Salvatore Sciarrino, Arvo Pärt e il perugino Marco Momi. Tra gli artisti ospiti grande attesa per Soeur Marie Keyrouz e il suo Ensemble de la Paix per la prima volta a Perugia e alla Sagra, per i Barocchisti diretti da Diego Fasolis, i Filarmonici di Baviera - KlangVerwaltung e l’Ensemble Epoca Barocca, mentre ritornano, sempre molto festeggiati, i Neue Vocalsolisten Stuttgart e Filippo Maria Bressan alla guida della Camerata Strumentale “Città di Prato” e del Coro Voxonus.

La Sagra inizia al Teatro Morlacchi di Perugia il 12 settembre alle 21 con l’esecuzione dell’oratorio “ Le Stagioni di Haydn”,un grande affresco corale, diretto da Enoch zu Guttenberg alla guida dei Filarmonici di Baviera - KlangVerwaltung e del Chorgemeinschaft Neubeuern. Solisti il soprano Carolina Ullrich, il tenore Jörg Dürmüller e il basso York Felix Speer. Anche la chiusura avverrà, il 25 settembre al Teatro Morlacchi con l’esecuzione della sontuosa “ Messa Solenne di Santa Cecilia” di Charles Gounod diretta da Michel Tabachnik alla guida della Noord-Nederlands Orkest (Nno), formazione che si esibisce per la prima volta in Italia. “La Sagra Musicale Umbra – spiega il direttore artistico Alberto Batisti, anche direttore artistico della Fondazione Perugia Musica Classica Onlus – per il suo programma 2009 attinge all’immenso bacino di composizioni dedicate alla patrona della musica e dei musicisti, con particolare riguardo per Haendel e Haydn dei quali si celebrano quest’anno importanti anniversari. Da quando nacque nel 1937, il glorioso Festival umbro ha sempre avuto l’immagine di Santa Cecilia come simbolo riconoscibile della propria vocazione alla musica sacra. Dopo sessantaquattro edizioni ci è sembrato giusto celebrare quella martire romana che così tante pagine di musica meravigliosa ha saputo ispirare ai maggiori compositori”.

Come lo scorso anno è accaduto con la figura di Dante e il suo rapporto con la musica, i quindici appuntamenti della Sagra 2009 sono un percorso tematico, liberamente centrato sulla figura della santa martire Cecilia, di grande ricercatezza e curiosità artistica, che offre l’esecuzione di alcuni capolavori della musica barocca e la scoperta di alcune rarità di ieri e di oggi, senza dimenticare la doverosa attenzione al contemporaneo. Classica, il canale della grande musica in onda su Sky (canale 728) è da quest’anno media partner della manifestazione. Tra i numerosi concerti in programma, particolarmente interessante quello di domenica 13 settembre a Perugia di soeur Marie Keyrouz, “la grande signora del canto cristiano d’Oriente”, maronita di origine e melchita di congregazione religiosa, che affronta con il suo Ensemble de la Paix , fondato nel 1980, i “Psaumes et Cantiques de l’orient” e l’“Hymnes à l’Espérance”.

“Per ascoltare un concerto di suor Marie Keyrouz non basta un cd, bisogna vedere le mani”, scrive sul forum del Figaro un anonimo fan della suora libanese che affascina le platee di tutto il mondo con il suo canto - la “luce della musica sacra” come la stampa ha ribattezzato la fondatrice dell'Ensemble de la paix - infondendo nuova linfa e nuovo spessore interpretativo ai tesori della tradizione orientale. Senza trascurare le musiche antiche d'Occidente, studiosa di musicologia e antropologia, Marie Keyrouz spazia dal gregoriano al repertorio lirico sacro classico (Bach, Haendel, Mozart). La sicurezza della tecnica vocale le permette una grande intensità espressiva, che il concerto dedicato alla tradizione orientale saprà mettere magicamente in luce.

Altro concerto di rilievo quello del 18 settembre, nel museo di San Francesco a Montefalco, del gruppo Kamerinis Koras Brevis di Vilnius diretto da Gintautas Venislovas. Viene presentato un ricercato programma di grande suggestione, dedicato alla polifonia sacra del Novecento e contemporanea. In apertura sarà eseguito di Benjamin Britten l’“Hymn to St. Cecilia op. 27” che risale al soggiorno americano del compositore inglese e utilizza le “Three songs for St. Cecilia” scritte nel 1940 da Auden. E’ considerata una delle pagine più sorprendenti e riuscite, pur nella sua semplicità, nell’ambito della musica corale a cappella. Il programma è completato da musiche corali di Harris, Sandström, Augustinas, Miškinis, Martinaitis, Zakaras (che interpretato musicalmente una intensa poesia di Rabindranath Tagore, “The rain has held back”) e Svilainis.

Il 20 settembre all’auditorium di Foligno, i Barocchisti diretti da Diego Fasolis assieme ai solisti Maria Grazia Schiavo, soprano, Yetzabel Arias Fernandez, soprano, Nicola Marchesini, controtenore e Cyrill Auvity, tenore, affrontano una autentica rarità barocca: “Il martirio di Santa Cecilia”, oratorio di Alessandro Scarlatti composto nel 1798 a Roma su incarico del cardinal Ottoboni. Considerato irrimediabilmente perduto, l’oratorio che Scarlatti ha dedicato a Santa Cecilia è stato riscoperto, dopo tre secoli di totale oblio, nel fondo Manoscritti della Fondation Martin Bodmer di Coligny (Ginevra) ed è stato eseguito a Zurigo nel 2000, dopo essere stato pubblicato in edizione critica nello stesso anno da Karl Böhmer. A detta di tutti gli studiosi questa tragedia sacra può essere considerata tra gli oratori più drammatici e stilisticamente perfetti del barocco romano.

In assenza di cori, la musica affianca i pensieri e le gesta dei protagonisti del martirio con recitativi accompagnati che sfociano in toccanti ariosi e arie dai tratti molto commoventi. Per chi ama la musica contemporanea appuntamento il 22 settembre a Torgiano nella chiesa di San Bartolomeo ove, alle 21, Ullrike Brand al violoncello, Margit Kernalla bayan-fisarmonica e Roberta Cortese come voce recitante, eseguono la “Suite n. 5 per violoncello in do minore BWV 1011” di Bach, insieme a due composizioni di Sofia Gubaidulina: “In Croce per violoncello e fisarmonica “ e i “Dieci preludi per violoncello solo” che accompagnano la recita di “Paese senza parole” di Dea Loher.

(Hans Sachs) 10 set 2009 13:51

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