“CRESPUSCOLO” E “IDOMENEO”APRONO IL FESTIVAL DI I AIX
Segno della necessità di collaborare in tempi di restrizioni: i primi due spettacoli presentati a Aix-en-Provence sono co-prodotti con il Festival di Salisburgo. L’inaugurazione è stata con uno strepitoso “Crepuscolo degli Dei” ( tra alcuni mesi a Salisburgo) . Con la direzione musicale di Simon Rattle alla guida dei Wiener Philarmoniker, con la regia di Stéphane Braunschweig e con un cast stellare , questo “Crepuscolo” intimista ha ottenuto 20 minuti d’applausi dopo 6 ore di spettacolo.
La regia di “Idomeneo” (a Aix, sino al 17 luglio ma a fine agosto a Brema ed in inverno a Salisburgo) è affidata al sempre dissacrante Olivier Py. Ha suscitato qualche protesta da chi si attendeva uno spettacolo tradizionale. L’”opera seria” è attualizzata ai giorni nostri, la scena riempita da macchine tecno-barocche in continuo movimento, da mini e danzatori-acrobati. All’apologo del Re di Creta che per placare Nettuno deve sacrificargli il proprio figlio viene dato un taglio politico: il principe si pone alla guida di schiavi troiani (sulla scena sono multi-etnici). Si giunge ad una nuova armonia (tra etnie differenti) quando, placati gli Dei, il giovane prendere il potere e tutta la città esplode in una danza acrobatica spettacolare. Nell’affinare lo spettacolo, sarebbe consigliabile moderare il moto perpetuo (di scene, specchi, mini, ballerini, cantanti-attori) che ora lo contraddistingue. Distoglie da aspetti musicali di pregio: i Musiciens du Louvre guidati da Mark Minkowski mettono in risalto le finezze della partitura. Bravi tutti gli interpreti, tra cui spicca Yann Beuron, giovane tenore lirico noto in Francia, Germania e Usa ma non in Italia; è eccezionale nei “pianissimo” e nel canto a “mezza voce”. Di ordinaria amministrazione, “Orphée aux Enfer” di Hoffenbach che da Aix parte per una lunga tournée in teatri francesi e forse pure italiani
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