Roma, 22 dic (Velino) - Oggi 22 dicembre ricorrono i 150 anni dalla nascita di Giacomo Puccini. Se fosse nato in Austria, Germania o Francia, le televisioni pubbliche avrebbero dedicato a uno dei maggiori compositori internazionali la prima serata. In effetti, il canale franco-tedesco Arte (in chiaro e gratuito) ha organizzato nelle ultime settimane un vero e proprio festival di tutte le opere pucciniane che in Italia hanno potuto gustare (a pagamento) gli abbonati del canale “Classica” di Sky. La Rai ha relegato in seconda serata (con inizio alle 23,10) una vecchia e discutibile edizione di “Tosca nei luoghi e nelle ore di Tosca”. La mediocre trasmissione inizierà quando a Londra, il maestro Nicola Luisotti starà dirigendo le ultime battute di “Turandot” in un Covent Garden esaurito da mesi per l’importante ricorrenza. Tutto ciò è un’ulteriore indicazione dell’urgenza di dare un colpo d’ala alla Rai, mandando a casa chi ha ridotto la tv pubblica a televisione provinciale. Il Comitato per le celebrazioni ha lavorato alacremente per quattro anni. Oggi, a Firenze verrà conferito a Woody Allen il Premio Puccini per la regia di “Gianni Schicchi”a Los Angeles. I festeggiamenti in onore di Puccini culmineranno in serata con il grande concerto “Buon Compleanno Maestro!” al Teatro del Giglio di Lucca organizzato dal Comitato Nazionale Celebrazioni Pucciniane e dai Teatri della Terra di Puccini. Si tratta di una grande serata di musica che vedrà protagonisti la Royal Philharmonic Orchestra diretta da M.A. Gomez Martinez, Amarilli Nizza, Maria Luigia Borsi e Marcello Giordani. Quasi in contemporanea, il soprano cileno Cristina Gallardo-Domas riceverà a Las Palmas, il Puccini International Awards, lo speciale riconoscimento istituito dalla Fondazione Festival Pucciniano assieme al ministero degli Affari esteri. Dalla Cina, all’Australia, dal Canada agli Stati Uniti passando per l’Africa e l’Europa, la Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago ha partecipato e promosso produzioni liriche, concerti, mostre, concorsi internazionali di canto, in un corale tributo del mondo intero al compositore lucchese. L’anno pucciniano è stato scandito da diversi eventi. In Cina c’è stata la rappresentazione della “Turandot al Beijing Grand Theatre, mentre in questi gironi al Winland International Finance Centre di Pechino è in programma un concerto di Gala di Natale dal titolo “Recondita Armonia”: si tratta di un’antologia che vedrà impegnati i migliori 18 artisti lirici cinesi nell’interpretazione delle più celebri arie per soprano e tenore delle dodici opere composte da Puccini. A Tokyo, l’anniversario è stato celebrato con una maratona pucciniana che ha visto insieme artisti italiani e giapponesi interpretare per più di sei ore l’intero repertorio del compositore lucchese. Sempre in Giappone, a Nagasaki, è stata allestita una mostra dedicata a “Madama Butterfly”. In Corea c’è stata la rappresentazione di “Tosca” affidata al giovane direttore del Festival di Torre del Lago Valerio Galli. In Australia, ad Adelaide e Melbourne, si è tenuto un importante concorso di canto dedicato a Puccini dove è stato selezionato il miglior artista pucciniano del continente. La RAI ha replicato ed io ho controreplicatoCelebrazioni si sono svolte anche in Medio Oriente con un grande concerto a Tel Aviv e in Africa con eventi e concerti a Tripoli e Pretoria. In Canada, a Montreal, cinquemila spettatori sono accorsi a un teatro all’aperto per vedere la "Bohème". In Europa la Fondazione Festival Pucciniano e l’Opera di Nizza hanno realizzato la rappresentazione de “La Rondine”, mentre la Bulgaria ha reso omaggio a “La Fanciulla del West”. Numerosissime comunque le città e capitali europee che hanno scelto di dedicare un evento a Puccini: Lubiana, Vilnius, Riga, Marsiglia, Kiev, Stoccolma, Amsterdam, Strasburgo, Londra, Bruxelles, Berlino, Avignone, Vienna. In breve solo viale Mazzini, in tutt’altre vicende affaccendata, ha marcato visita. Viene da chiedersi perché pagare ancora il canone…
Roma, 22 dic (Velino) - In riferimento all’articolo di Hans Sachs pubblicato stamane dal “Velino” e intitolato “Lirica, la Rai dimentica Puccini”, in Viale Mazzini fanno rilevare “che l’articolista deve essere un distratto se non si è accorto di quanto ha fatto la Rai sulle sue reti televisive, radiofoniche e satellitari per l’anno del centenario della nascita di Giacomo Puccini. Senza fare l’elenco – aggiunge la nota - ricordiamo che la conclusione sarà la trasmissione su RaiUno in gennaio dello sceneggiato ‘Puccini’ che è stato presentato in anteprima mondiale negli Stati Uniti, prima all’ambasciata italiana a Washington il 6 ottobre e il giorno dopo a New York alla Carnegie Hall. Sinceramente era un evento da ricordare nella lista delle iniziative internazionali da lui puntigliosamente elencate. Per quanto riguarda il suo giudizio personale sulla ‘Tosca nei luoghi e nelle ore di Tosca’, definita ‘vecchia e discutibile’ e ‘mediocre’, crediamo siano di maggiore importanza e valore – aggiunge l’Azienda - gli articoli scritti dai più autorevoli critici musicali dei più importanti giornali italiani e internazionali. ‘Le Monde’ e ‘New York Times’, tra gli altri, hanno elogiato il live-film prodotto per la Rai da Andrea Andermann che è stato visto e applaudito in 107 nazioni. Se fosse stato meno distratto, dunque, non avrebbe sicuramente scritto – conclude la nota Rai - che ‘Viale Mazzini ha marcato visita’, perché falso”. Hans Sachs replica: "La precisazione conferma i fatti. I giudizi sullo sceneggiato e sul vecchio film sulla Tosca appartengono ai critici. Noto che 'Avvenire' ha espresso riserve. La Rai forse non ha marcato visita ma ha comunque ignorato Puccini (rispetto a quanto fatto nel resto del mondo). Quindi, merita di essere ignorata".
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