L’angelo
sterminatore stupirà Salisburgo
aprile
22, 2016 Giuseppe Pennisi
Grande attesa per la prima
mondiale di The Exterminating Angel di Thomas Adès, uno dei più apprezzati
compositori britannici della giovane generazione
Grande attesa per la prima mondiale di The Exterminating
Angel di Thomas Adès, uno dei più apprezzati compositori britannici della
giovane generazione: ha 45 anni. Inaugurerà, dopo la consueta ‘ouverture
spirituale (dedicata alla musica sacra cristiana comparata con quella di altre
religioni), il festival vero e proprio il 28 luglio. L’attesa è tanto maggiore
in quanto la partitura è segreta (nonostante le prove stiano iniziando). The
Exterminating Angel è anch’esso, per molti aspetti, un’opera ‘spirituale’. Il
libretto segue essenzialmente la sceneggiatura di El ángel exterminador
(L’Angelo Sterminatore) di Luis Buñuel’s and Luis Alcoriza per un film che
negli anni settanta ebbe grande successo ma provocò anche molte controversie.
Lo spettacolo andrà da Salisburgo, il festival lo ha commissionato alla Royal
Opera House, Covent Garden di Londra, al Metropolitan Opera di New York, ed al
Den Kongelige Opera, di Copenhagen. Sembra che in Italia, la Scala ed il Teatro
dell’Opera siano in competizione per assicurarsi, non prima del 2018, la ‘prima
italiana’. In Italia si conoscono due opere di Adès per la scena Power Her
Face, presentata la prima volta, circa quindici anni fa, al Teatro Olimpico
dall’Accademia Filarmonica Roma, e The Tempest , trasmessa una sola sera in HD
in numerose sale cinematografiche nella produzione del Metropolitan Opera di
New York. Viene spesso eseguito il suo Asyla – concerto conciso.
La trama è semplice ed eloquente. Dopo una serata a teatro, una famiglia
dell’alta borghesia, invita nel proprio palazzo alcuni ospiti per una cena. La
servitù, nonostante la cena con così tanti invitati, se ne va, a parte il
maggiordomo. Iniziano ad accadere fatti insoliti: il maggiordomo inciampa con
la prima portata, anche se tutti pensano ad uno scherzo, un posacenere viene,
improvvisamente e senza motivo apparente, lanciato contro una finestra, un orso
e un gregge di pecore passeggiano indisturbati nel palazzo, dalla borsetta di
una signora spuntano due zampe di gallina.
Finita la cena, gli
invitati si riuniscono in salotto per conversare e ascoltare la musica suonata
da un’invitata al pianoforte. Nonostante arrivino le quattro del mattino,
nessuno sembra volersi congedare e, senza che nessuno ne parli, gli ospiti
trascorrono la notte nel salotto. Il mattino dopo, quando ormai gli invitati si
decidono ad andarsene, si rendono conto che non riescono ad attraversare la
porta, nonostante sia aperta. Il nervosismo e la tensione aumentano. Uno degli
ospiti muore e il cadavere viene nascosto in un armadio. Il tempo trascorre e
anche dall’esterno della casa i tentativi per entrare falliscono uno dopo
l’altro. Gli ospiti, sorpresi dai bisogni primari tra cui la fame e la sete,
iniziano a sentirsi addosso il peso dei giorni e della frustrazione: iniziano
così i litigi e le accuse. L’atmosfera è talmente surreale che quando un gregge
di pecore attraversa la sala, nessuno ci trova niente di anormale. Sarà Letitia
a trovare il modo per uscire, cioè rimettersi nella posizione in cui si trovavano
all’inizio della serata. Usciti dal palazzo si riuniscono tutti in chiesa, ma
quando stanno per uscire, non ci riescono. Un altro gregge di pecore entra in
chiesa mentre la polizia, all’esterno, disperde una folla di manifestanti.
Le tematiche sociali
espresse da Buñuel, tratte da un soggetto di José Bergamin che sosteneva
essersi ispirato dall’Apocalisse di Giovanni, sono in stile onirico, a indicare
le assurdità eccentriche della classe borghese reazionaria, aristocratica e
clericale, e pertanto la perdizione di tutto il genere umano, bloccato e
paralizzato nell’anima, prigioniero soprattutto delle sue stesse istituzioni.
Secondo l’idea “iniziale” si trattava di descrivere e rappresentare
surrealisticamente il naufragio psicologico di un’intera classe sociale, la
borghesia, e proprio per questo l’opera inizialmente si doveva intitolare Los
naufragos de la calle Providencia (Il naufragio nella strada Provvidenza).
Da 30 anni di esilio
in Messico e dopo aver appena realizzato il film Viridiama censurato dal regime
franchista (e causa di polemiche anche in Italia), il sessantenne Buñuel
regalava al suo Paese un’altra opera di decisa e alta critica nei confronti
dell’ordine costituito, sbeffeggiando i riti e le usanze della borghesia. Ma il
Buñuel colora il bianco e nero del suo famoso operatore Gabriel Figueroa con i
toni della suggestione e della drammaticità.
Nella produzione di
Salisburgo , l’opera verrà concertata dall’autore , la regia sarà di Tom Cairns
, le scene ed i costumi di Hildegard Bechtler, le luci di Tal Yarden, le luci
ed i video di Amir Hosseinpour, la coreografia e la drammaturgia di Christian
Arseni. Questi gli interpreti: Amanda Echalaz, Lucía Audrey Luna, Leticia Anne
Sofie von Otter, Leonora Sally Matthews, Silvia Christine Rice, Blanca Sophie
Bevan, Beatriz Charles Workman, Nobile Frédéric Antoun, Raúl David Adam Moore,
Colonel Iestyn Davies, Francisco Ed Lyon, Eduardo Sten Byriel, Russell Thomas
Allen, Roc John Tomlinson, Doctor Morgan Moody, Julio John Irvin, Lucas Franz
Gürtelschmied, Enrique Rafael Fingerlos, Pablo Frances Pappas, Meni Anna Maria
Dur, Camila Cheyne Davidson, Padre Il coro sarà il Salzburger Bachchor .In buca
, Adès concerterà ORF Radio-Symphonieorchester Wien.
Abbiamo scambiato
due idee con Anna Verkholantseva , giovane arpista dell’orchestra della sfida
di una prima mondiale , su cui sono fissati i riflettori di tutto il mondo
interessato al teatro in musica.
Quanto è
importante per un’orchestra essere chiamata a suonare in una prima assoluta?
E’ un privilegio scoprire una nuova composizione, specialmente se lo si fa con l’autore. La RSO di Vienna esegue spesso prime mondiali; ogni volta è sfida molto speciale ; spesso la prima viene sviluppata con il compositore. Ogni prima assoluta rappresenta un considerevole sforzo intellettuale non solo per il compositore ma anche per i musicisti.
E’ un privilegio scoprire una nuova composizione, specialmente se lo si fa con l’autore. La RSO di Vienna esegue spesso prime mondiali; ogni volta è sfida molto speciale ; spesso la prima viene sviluppata con il compositore. Ogni prima assoluta rappresenta un considerevole sforzo intellettuale non solo per il compositore ma anche per i musicisti.
Le piace
Adès come compositore? Cosa si aspetta dal suo The Exterminating Angel?
Si conosco la partitura ed ho grande stima per il compositore. Usa tecniche tradizionali di composizione, tra il tardo romanticismo e l’atonalità. Nell’opera, l’arpa ha un ruolo importante.
Si conosco la partitura ed ho grande stima per il compositore. Usa tecniche tradizionali di composizione, tra il tardo romanticismo e l’atonalità. Nell’opera, l’arpa ha un ruolo importante.
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