La nuova stagione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Il 12 maggio è stata presentata la stagione 2014-2015
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Non è questa la sede per illustrarne
i dettagli di un programma che si estende dal 21 giugno 2014 al 23 giugno 2015.
I lettori interessati possono trovarli qui, oppure andare al
sito dell’Accademia. Occorre sottolineare alcuni aspetti: da dove anni
l’Accademia, pur mantenendo un livello di qualità elevatissimo, chiude i
bilanci consuntivi in pareggio. Ai conti dell’Accademia contribuisce l’apporto
di importanti sponsor aziendali (ad esempio, Ferrovie dello Stato, Enel,
Astaldi, Assicurazioni Generali, Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, Poste
Italiane, Finmeccanica, Lottomatica, Telecom) e di un folto gruppo di mecenati
privati.
Ciò smentisce, quindi, l’opinione corrente secondo cui la grande
musica o è dotata di enormi sovvenzioni pubbliche o chiude. La qualità attira
pubblico pagante e finanziamenti privati (anche a ragione del recenti ritocco
alle detrazioni d’imposta per le elargizioni liberali) .
Inoltre, l’alta qualità è confermata dalle tournée (per la
prossima stagione in Cina, Giappone, Germania, Olanda, Belgio, Mosca,
Salisburgo, Istanbul, Milano ed Torino) e della produzione discografica e dalle
relative vendite: negli ultimi otto anni l’Accademia ha prodotti 21 CD con le
maggiori etichette (Emi, Warner, Decca, Virgin) e due nove titoli (le sinfonie
di Rossini e l’Aida di Verdi sono in preparazione).
Il graduale cambiamento di repertorio: il pubblico dell’Accademia
ama titoli noti e tradizionali, specialmente per la sinfonica dove ciascun
concerto è eseguito tre volte per un totale di circa 9000 spettatori.
Nella prossima stagione, appare il sinfonismo novecentesco
italiano (per anni curato principalmente dall’Orchestra Sinfonica Romana nei
concerti, all’Auditorium di Via della Conciliazione, della domenica
pomeriggio e del lunedì sera, ma raramente presente nei concerti
dell’Accademia. C’è anche molta musica di Strauss; ci si è ricordati un po’ in
ritardo che nel 2014 cade il 150 anniversario dalla nascita , ma “si ammenda”,
per così dire. C’è poi una forte presenza di musica slava per grande orchestra,
accanto a partiture modernissime di Morricone, Sciarrino, Maxwell-Davies e
Eötvös (che sarà anche sul podio). Tale graduale cambiamento di repertorio è
accompagnato da programmi per i giovani (dall’orchestra giovanile, al coro di
voci bianchi, ai concerti ad essi rivolti la domenica mattina.
In breve, un programma molto ricco che conferma il ruolo
dell’Accademia non solo a livello nazionale ma tra le migliori istituzioni
sinfoniche e cameristiche
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