sabato 5 aprile 2014

Maometto di Rossini incanta Roma in Milano Finanza 5 aprile




Maometto di Rossini incanta Roma
di Giuseppe Pennisi     
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Maometto Secondo di Rossini ha debuttato a Roma, dove è in scena fino all'8 aprile, a quasi duecento anni dalle prime al San Carlo (1820) e alla Fenice (1822), che furono due insuccessi clamorosi. Migliore è stato il destino della versione parigina del 1826. Ignorata fino alle riprese della versione originale nel 1985 a Pesaro e nel 1986 a Parigi, l'opera è ora considerata da molti il capolavoro del compositore.
http://www.milanofinanza.it/artimg/2014/068/1878425/1-img762762.jpgCon Maometto, Rossini approda quasi a una struttura wagneriana per durata, sinfonismo orchestrale e utilizzo di temi conduttori. Ai quattro protagonisti richiede terrificanti difficoltà vocali dentro un intreccio che riguarda la difesa, da parte dei veneziani, di Negroponte assediata dalle truppe di Maometto Secondo, innamorato della figlia del generale veneto incontrata girando per l'Europa sotto mentite spoglie. Tratto da una tragedia di Voltaire, mette in scena lo scontro tra due mondi separati da un muro invalicabile. Per il debutto romano, Pier Luigi Pizzi ha adattato un allestimento approntato per La Fenice nel 2005. Sono più che meritati i dieci minuti di applausi ai quattro protagonisti: Roberto Tagliavini, giovane basso-baritono che sostituisce nel ruolo del generale turco Alex Esposito (indisposto), Marina Rebeka, che appena ventenne entusiasmò il festival di Pesaro nel 2008, Juan Francisco Gatell alle prese con una parte mozzafiato e Alisa Kolosova per la grande aria della seconda parte. Risulta priva di nerbo, specialmente nella prima parte, la concertazione di Roberto Abbado. C'è da augurarsi maggior vigore nelle repliche. (riproduzione riservata)

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