Lunedì 14
aprile 2014
Il centro del programma è la messa
in scena, dal 9 maggio al 22 giugno, delle tre tragedie: l’Orestea di Eschilo –
Agamennone con la regia di Luca De Fusco, Coefore/Eumenidi con la regia di
Daniele Salvo e la commedia Le Vespe di Aristofane.
Il centenario dei cicli di teatro
Classico
Giuseppe
Pennisi
Grande attenzione per un evento davvero
internazionale: il centenario delle rappresentazioni di teatro classico
a Siracusa che verrà celebrato mercoledì prossimo. Il 16 aprile 1914, pochi
mesi prima dello scoppio della Grande Guerre, iniziò il primo Ciclo di
Spettacoli Classici nel Teatro Greco di con l’Agamennone di Eschilo. Paolo
Orsi, archeologo e Sovrintendente all’Antichità, suggerì al Conte Mario Tommaso
Gargallo, promotore dell’iniziativa, il nome di Ettore Romagnoli, che curò la
traduzione dell’opera, la direzione artistica e la scelta delle musiche. Le
scene furono realizzate da Duilio Cambellotti, i costumi da Bruno Puozzo e il
primo manifesto da Leopoldo Metlikovic. Nel 1927 la commedia entrò a far parte,
con la messa in scena delle Nuvole di Aristofane. Per la stagione del
centenario è stato approntato un programma vasto e articolato, presentato e
discusso in un seminario di tre giorni (dal 27 al 29 marzo) al Complesso dei
Dioscuri al Quirinale. Il centro del programma è la messa in scena, dal 9
maggio al 22 giugno, delle tre tragedie che comprendono l’Orestea di Eschilo
(l’unica trilogia giuntaci integralmente) – Agamennone con la regia di Luca De
Fusco, Coefore/Eumenidi con la regia di Daniele Salvo – e la commedia Le Vespe
di Aristofane, una dura parodia contro la malagiustizia e la professione
forense, con la regia di Mario Avogadro. Tra gli interpreti, Elisabetta Pozzi
(Clitennestra), Francesco Scianna (Oreste), Francesca Ciocchetti (Elettra), Ugo
Pagliai(Apollo), Paola Gassmann (Pizia), Piera Degli Esposti (Atena), Mariano
Rigillo (Messaggero). Tanto le celebrazioni del 16 aprile quanto il ciclo di
rappresentazioni è stato preceduto da , una tournée dello spettacolo Verso Argo
di Eva Cantarella, in cui si raccontano le premesse della trilogia di Eschilo
(la caduta di Troia e la deportazione delle principesse troiane) ed è
accomapagnato da una serie di spettacoli collaterali dal 22 al 31 maggio
e dal 5 al 21 giugno, il 20esimo festival internazionale del teatro classico
dei giovani dal 12 al 31 maggio, con la partecipazione di 75 scuole provenienti
dall’Italia e dall’estero (tra cui già confermate Lituania, la Scuola Russa di
Malta, Francia, Belgio e Grecia), e convegni (tra cui una lectio magistralis di
Massimo Cacciari).
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